Corriere Fiorentino

Ribery, l’amico: “Ha sofferto Covid e stadi vuoti. Se fosse rimasto Gattuso…”

Redazione VN

Un viaggio nel mondo fiorentino di Franck Ribery con chi lo ha conosciuto bene in questi due anni di permanenza in viola

Sul Corriere Fiorentino troviamo un'intervista a Gianni Saccomanno, migliore amico fiorentino di quel Franck Ribery che sabato affronterà per la prima volta da ex la squadra viola: "La mia fortuna è stata che lui abbia trovato casa a poche centinaia di metri dalla nostra storica bottega. È stata amicizia a prima vista, con una mia presenza costante a casa sua, come se fosse uno qualsiasi, come se non fosse uno dei più bravi calciatori al mondo". Saccomanno racconta di certe... sgasate con la Lamborghini che facevano affacciare tutti e della disponibilità dell'ex viola a regalare maglie, a farsi selfie e a mettersi a palleggiare con i bambini della zona.

L'amico dice anche cosa non ha funzionato nei suoi due anni fiorentini, tra infortuni e pandemia: "Gli ha impedito di mischiarsi con la gente come avrebbe davvero voluto. Frank assorbe energia da chi gli sta intorno e il distanziamento sociale ha creato un clima irreale per quello che è il suo carattere". Ma Saccomanno sottolinea come sarebbe rimasto per sempre a Firenze, nonostante la lontananza dalla famiglia e rivela: "Parlò con Gattuso, non so cosa sarebbe successo se fosse rimasto lui". La società - aggiunge - ha fatto altre scelte e l'ex viola ha accettato la separazione pur rimanendoci male, ma lui a 38 anni non sgarra mai a tavola e cura il suo fisico in maniera maniacale. Occhio dunque a sabato perché anche se "è rimasto un tifoso viola ed è contentissimo di come sta andando la squadra" sta tornando e per il match del Franchi sarà carico.