La partita perfetta, da capolista, da padrona del campo, bella e impossibile. Bella perché la Fiorentina gioca un calcio totale e con la totalità dei suoi giocatori. Numeri da impallidire: 58,1 per cento di possesso palla in trasferta, 21 tiri in porta contro tre, 605 passaggi a 437. Paulo Sousa è senza dubbi l’artefice, il grande «ipnotizzatore», l’artista che ha costruito qualcosa di inimmaginabile. Prima o poi si fermerà la squadra viola? Certo che se continua così per tutti sarà un’impresa riuscire a tenerla sotto. La Samp viene letteralmente travolta. E deve ringraziare Viviano se non finisce sotto una pioggia di gol. Perfetti i viola in ogni reparto. Certo vanno segnalati Astori che in difesa è un gigante fantastico, tanto da meritarsi la chiamata di Conte. A centrocampo se Badelj è la tranquillità, se Borja è il raziocinio, Bernardeschi è una sorta di monumento al gioco del calcio. Gioca ovunque e ovunque costruisce per la squadra.
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Rialti scrive: “Fiorentina, la capolista perfetta”
I migliori viola della stagione travolgono la Samp e Viviano evita un passivo maggiore
Davanti c’è il guerriero Kalinic, il centravanti pallido e senza sorrisi, che segna e lotta. E Ilicic? Gol con la mitragliatrice, gelido dal dischetto e capace di regalare un assist di zucchero filato proprio a Kalinic. La Samp non perdeva da sei mesi? Vero, ma ieri è letteralmente affondata. Incapace di qualsiasi reazione. Messa sotto in ogni zona del campo. Non c’è stata partita, solo una lenta agonia davanti alla Fiorentina più bella della stagione. La capolista, che risponde alle grandi che vincono. Siparietto fra Rossi e Cassano che gli dice di stare di m... La Fiorentina invece è capace della partita perfetta. Per Zenga e la Samp l’occasione per agganciare il carro delle primissime persa, per i viola (che nel pomeriggio hanno ascoltato i risultati positivi delle avversarie in classifica) la necessità di rispondere a Inter, Roma e company con un risultato positivo, fatto. Storia di un match pieno di speranze e urgenze.
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L'articolo integrale di Alessandro Rialti in edicola con Il Corriere dello Sport-Stadio
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