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Repubblica – Viola, che tristezza. Senza idee e confusa la squadra non c’è

L'articolo di Benedetto Ferrara su Repubblica

Redazione VN

Se questo era un thriller, come aveva detto Paulino il guru, dal punto di vista della narrazione sembrava davvero valere davvero poco. Come scrive Benedetto Ferrara su Repubblica in edicola stamani, la vittima si sacrifica in scioltezza, l’assassino sembra annunciato nel titolo e la suspance pare quella di un Ferragosto in coda al casello di Firenze nord. Mistero zero. No, aspettate. No un mistero c’è ed è riassunto in una domanda: ma Tatarusanu? Anzi: ma i piedi di Tatarusanu? Paura. Diciamo che i piedi del rumeno riassumono non solo il gap tecnico tra le due squadre, ma un dato più preoccupante: la svagatezza, o peggio il terrore, di una squadra che per fare l’impresa dovrebbe fare una inversione a U mentale. Col gioco, con la testa, con la cattiveria, col ritmo, con la sfida caratteriale.

[...] Cinque sconfitte filate, sei con questa nello Juventus Stadium, prima partita vera di un agosto da dimenticare. Che ci poteva stare, ovvio. Ma subire e basta per un tempo racconta di una personalità vaga e di un gioco confuso e involuto. Perché oltre i piedi astratti di Tata, c’è una squadra povera di idee. Ilicic è spento e assente, senza neanche aver portato la giustificazione, tra l’altro. Bernardeschi agita il capello ossigenato con stile: tutto molto glam, ma se lui è uno di quelli chiamato a far paura ad Allegri è chiaro che qualcosa non va. [...] Poi il pareggio di Kalinic, che vola in cielo a colpire di testa un angolo di Ilicic. Mancano venti minuti alla fine. E la vittima sembra quasi salva. Hey, ma è un thriller vero, aveva ragione il guru. Anzi no, Higuain viene lasciato solo sul palo lungo. Pare che la vittima abbia chiesto all’assassino: ammazzami. Già. Sì, perdere ci poteva stare, ma che tristezza.

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