Su La Repubblica troviamo le riflessione di Giuseppe Calabrese sulla formazione anti-Genoa. Il centrocampo si è più o meno sistemato, quindi Borja può tornare a giocare dietro a Kalinic, e Babacar può tornare in panchina. Insomma, per la partita di domani la sensazione è che non ci saranno le due punte. Sì, Babacar domenica scorsa ha fatto bene e il tecnico gli ha fatto i complimenti, ma il recupero di Vecino e la presenza di Tino Costa danno a Sousa la possibilità di rimettere la Fiorentina come era prima. Ossia una sola punta (Kalinic) e due giocatori (Borja Valero e Ilicic) che gli girano intorno.
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Repubblica va controcorrente: Babacar torna in panchina, Borja dietro Kalinic
Il centrocampo si è più o meno sistemato; per la partita di domani la sensazione è che non ci saranno le due punte
Su questo sta lavorando il tecnico, e sul recupero di Tino Costa che non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Però l’assenza di Badelj (dovrebbe tornare contro l’Inter) costringono Sousa a forzare un po’. Per cui Costa dovrebbe essere in campo dall’inizio accanto a Vecino, e poi si vedrà. Del resto l’argentino già con il Torino ha dimostrato di avere tempi e personalità, il resto lo acquisirà con il tempo. Con lui e Vecino in mezzo al campo, Borja può tornare accanto a Ilicic.
E poi? Poi può succedere di tutto. Potrebbe esordire Tello (non subito, magari nel secondo tempo), per iniziare a fargli prendere confidenza con il gioco della Fiorentina. Oppure appena Tino Costa cala Sousa potrebbe mettere dentro Babacar o Zarate e riproporre l’esperimento della seconda punta, con Borja di nuovo spostato a centrocampo. Ecco, quello che serviva alla Fiorentina era proprio questo, la possibilità di cambiare sia per far riposare i giocatori che per trovare equilibri diversi.
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