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Repubblica: tenere palla e isolare Totti

Ecco come Montella ha preparato la partita

Redazione VN

Giocare contro la Roma è una delle cose più difficili che possa capitare. La sensazione è di avere la coperta sempre corta. Se l’attacchi alzando il baricentro ti bastona in contropiede, se abbassi i ritmi non le fai nemmeno il solletico. Servirà, per intendersi, una partita perfetta. Ed equilibrata.

Punto primo. La Fiorentina dovrà cercare di fare la gara, tenendo il più possibile il pallone. Per questo Montella ha deciso di continuare sulla strada del 4-3-1-2. Centrocampo folto, parecchio movimento e (là in mezzo) zero punti di riferimento. L’unico sarà Pizarro, confermatissimo in regia. Sulle tracce del cileno agiranno, a turno, i due interni giallorossi. A volte si alzerà Pjanic, altre Nainggolan. Di certo l’aggressione degli uomini di Garcia sarà forte. Furiosa. Cattiva. E’ la grande forza di questa squadra, ed è lì che si giocherà la partita. Se i viola riusciranno a saltare il primo pressing potranno seriamente pensare di far male a De Sanctis. Altrimenti sarà dura. Molto dura.

L’importante, comunque, sarà tenere le distanze corte. Sempre. Guai a lasciar campo a Gervinho e compagnia. L’ivoriano partirà dalla destra, ma spesso si scambierà con Ljajic. A Tomovic, Gonzalo, Savic e Pasqual l’arduo compito di contenerli. Come si marcano? Evitando che gli arrivi il pallone, e quindi soffocando il genio di Totti. E’ lui il fulcro del gioco giallorosso. E poi De Rossi, nella cui zona agirà Ilicic. Lo sloveno dovrà dar fastidio a Capitan futuro in fase di non possesso, per poi verticalizzare una volta recuperata palla. Davanti a lui agirà Cuadrado, assieme ad uno tra Matri e Matos. A loro l’aeroplanino chiede di attaccare la profondità, impegnando i due centrali difensivi. Se ci riusciranno, Aquilani e Borja Valero avranno la possibilità di aggredire l’area, come hanno fatto a Verona. Certo, stavolta sarà un po’ più difficile. Anzi. Parecchio più difficile.

la Repubblica