Le chiamano “bucce di banana”. Partite che sembrano già vinte e che, invece, rischiano di farti cadere. Quella di oggi col Bologna è la classica trappola. Anche perché Pioli non vince da una vita, ma al Franchi si accontenterebbe (eccome) di un pareggio. Sarà, proprio per questo, una partita antipatica. Pochi spazi e marcature asfissianti. I rossoblu si piazzeranno nella propria metà campo. Dieci uomini dietro la linea della palla pronti a ripartire veloci. Ormai, chi arriva a Firenze, se la gioca così. Montella lo sa, e ai suoi ha chiesto soprattutto due cose: cattiveria e concentrazione. Sfruttare le palle gol che si creano e non concedere contropiedi facili a Diamanti e compagni. E' questa la parola d'ordine. Per farlo sarà necessario alzare il più possibile il baricentro, accorciando gli spazi.
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Repubblica: serve il miglior Pizarro
Col Bologna gara trappola: ecco perché
Squadra corta insomma, e guardia alta. Come sempre sarà fondamentale il lavoro dei centrocampisti. Aquilani, Pizarro e Borja Valero. Il trio delle meraviglie che nelle ultime settimane s'è visto poco, e peggio rispetto all'anno scorso. Il Pek, in particolare, deve ritrovare smalto e brillantezza. Da lui dipende il ritmo della manovra, anche se come al solito sarà seguito come un'ombra dal trequartista avversario. Sarà Diamanti, nello specifico, a mettersi sulle sue tracce. Dietro, fra i titolarissimi spunta un’eccezione: giocheranno Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic e Vargas al posto di Pasqual come terzino sinistro. Il quartetto se la dovrà vedere con attaccanti rapidi che difficilmente daranno punti di riferimento. Infine i tre là davanti. Rossi al centro, supportato da Cuadrado e Ilicic. Lo sloveno partirà probabilmente dalla destra, pronto a entrare dentro al campo per dialogare con Pepito e andare al tiro. Lui e il colombiano avranno una missione precisa: far sì che il capocannoniere della Serie A si senta meno solo rispetto alle ultime uscite. Se ci riusciranno, il più sarà fatto.
la Repubblica
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