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Repubblica: Rossi-Higuain finisce in parità

Bella la sfida tra i due. Pepito firma il rigore, Higuain…

Redazione VN

Rossi o Higuain. Due giocatori esagerati. Gente in grado di decidere la partita in qualsiasi momento. Si accendono all’improvviso, e abbagliano. Basta guardarli. Toccano il pallone come pochi. Lo coccolano, carezze gentili che diventano pugni. Per gli altri. Anche ieri hanno mostrato all’Italia il loro valore. Alto. Molto alto. Magari sonnecchiano, ma quando si svegliano fanno male. Un esempio? Il primo gol del Napoli. Fino a quel momento l’argentino non s’era mai visto. Perso tra le maglia viola. Poi, all’improvviso, un lampo. Un lancio d’esterno per Callejon che pareva telecomandato. Roba da playstation. Come Pepito. Un paio di tocchi di tacco, qualche dribbling dei suoi e poi il rigore. Perfetto. Rincorsa lunga, stop e via. Pallone da una parte e Reina dall’altra. (...)

Pepito invece è più silenzioso, ma questo non significa che non sia un leader. Anzi. Incita, batte le mani. (...) E pensare che, ancora, non sono al 100%. Uno, Rossi, è stato fermo due anni ed è costretto agli straordinari in attesa del recupero di Gomez. L’altro ha saltato qualche gara per un infortunio muscolare. «Non ha coraggio — dicevano — si risparmia perché ha paura di saltare il mondiale. La realtà è che si porta dietro da Madrid un problema serissimo, che lo scorso anno lo ha tenuto fermo a lungo. E con i muscoli si sa, non si scherza. Benitez lo sa, e lo gestisce. Anche ieri lo ha tolto al 17’ del secondo tempo. Poco più di un’ora, tanto lavoro sporco e due assist. Nessun gol, è vero, ma comunque determinante. L’altro resta in campo, e pochi secondi dopo la sostituzione del “rivale” cade in area. Rigore, urla il Franchi. Simulazione, replica Calvarese. E poi ancora. Un tiro cross sul quale Joaquin arriva tardi, un sinistro a girare che Reina spinge in angolo con un mezzo miracolo. Insomma, ogni pallone un pericolo. Proprio come Higuain.

la Repubblica