Vi proponiamo un estratto dell'articolo di Benedetto Ferrara, in edicola quest'oggi su La Repubblica:
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Repubblica, questione di feeling svanito: il lunghissimo addio di Sousa
"Dovesse ricercare qualcosa che gli ha fatto battere il cuore per davvero, Sousa probabilmente dovrebbe puntare gli occhi della memoria sul campo di Baku e su quella corsa di Federico Chiesa verso la panchina"
Un anno senza vento. Il suo e quello della Fiorentina. Dovesse ricercare qualcosa che gli ha fatto battere il cuore per davvero, probabilmente dovrebbe puntare gli occhi della memoria sul campo di Baku e su quella corsa di Federico Chiesa verso la panchina. Il gol del ragazzino e quell’abbraccio probabilmente resteranno come il momento più intenso di un 2016 senza intensità: per lui, per la sua squadra, per i tifosi del colore viola. Il giovane attaccante è stata anche la sua unica idea vincente dell’anno in corso. Partite memorabili zero, emozioni da brividi solo sul finale. E pensare che Paulo il guru era entrato nel 2016 scortato da una città entusiasta che dopo una vita si era divertita un sacco a urlare al mondo “Salutate la capolista”. Qualcosa di talmente diverso dal solito che quasi non ci si credeva. Infatti. Passate le feste: tutto come prima.
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