Come ricorda La Repubblica, giovedì sera, come previsto, è andato in scena un incontro tra Federico ed Andrea Pastorello, agenti di Pepito, e i dirigenti viola. Un faccia a faccia nel quale l’entourage ha posto senza troppi giri di parole la questione. In sintesi: Giuseppe si sente pronto (lo ripete in continuazione allo stesso Sousa) ma chiede più spazio. Il motivo è semplice. Soltanto giocando con continuità può pensare di recuperare la miglior condizione.
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Repubblica: Pepito vuole decollare. Tutte le richieste alla Fiorentina
Vertice tra i procuratori del giocatore e la società viola. Probabile una maglia da titolare in Europa League e Coppa Italia. L'ipotesi prestito...
Anche perché nella sua testa c’è sempre e comunque la maglia azzurra. Dopo aver perso un Europeo ed un Mondiale, Rossi, vuole provarci ancora. Perché il sogno diventi quanto meno realizzabile però, il 22 ha bisogno di giocare. Il più spesso possibile. Una convinzione che, appunto, i suoi procuratori hanno ribadito a Daniele Pradè ed Andrea Rogg nell’incontro di giovedì.
E la società ? Come ha risposto? Diciamo che capisce il punto di vista del calciatore, ma in questo momento (ovviamente) non può garantire a nessuno un posto da titolare. Ci sarebbe la terza via, quella del prestito, ma per ora le parti non ne hanno parlato. Un tipo di soluzione, comunque, che non va esclusa a priori. Non a caso i fratelli Pastorello e la Fiorentina si sono dati appuntamento (a dopo Natale) per un secondo colloquio diretto.
Nel frattempo si valuterà la crescita (o meno) di Rossi. Come? Dandogli (almeno) un paio di opportunità. In questo senso le partite col Belenenses e col Carpi (Coppa Italia) sembrano fatte apposta. Due gare, nelle quali restare in campo magari per tutti i 90’, nelle quali Pepito potrà dimostrare di meritare davvero più spazio. Da centravanti o, come sostengono in molti, affiancato da un’altra punta.
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