Non bastano due gol di Toni, capocannoniere della Fiorentina insieme a Jovetic. E non basta nemmeno ricordare che era dal campionato 2008/2009 che non segnava almeno sei gol. Una vita fa. Non basta ricordare che Pizarro è il tredicesimo giocatore ad andare in gol in campionato. Come non basta notare che Aquilani contro il Siena è arrivato a quota quattro e ha eguagliato il suo record personale. Montella non è tipo che si accontenta, nemmeno dopo una vittoria, e quando un giornalista gli chiede se i gol di Toni possono escludere l’arrivo di un attaccante a gennaio, lui risponde così: «A me l’abbondanza non dispiace, se devo scegliere preferisco avere qualcosa in più che in meno». Chiaro, no? A gennaio Montella vuole un altro attaccante. Uno che possa far fare alla sua squadra un salto di qualità. Oltretutto El Hamdaoui se ne andrà per un mese in coppa d’Africa, quindi le necessità aumentano.
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Repubblica: Montella vuole una punta
Il tecnico non si accontenta. Dopo Palermo il summit (COMMENTA)
Ma l’idea di Montella è trovare un giocatore che possa spingere ancora più in là le ambizioni della squadra. L’obiettivo è l’Europa e ci sono sette squadre in gioco. Una di queste è la Fiorentina, che per correre più veloce delle altre ha bisogno di essere un po’ ritoccata. In attacco, e forse non solo lì. «Non compreremo tanto per comprare — ha detto a fine partita Pradè — ma se capita un’occasione saremo pronti». Dunque la società ci sta a fare un altro sacrificio. E poi dall’ultimo mercato sono avanzati un po’ di soldi, quindi si può investire. Il problema è trovare il nome giusto, il giocatore da mettere accanto a Jovetic senza alterare gli equilibri del gruppo. Perché bisogna considerare anche questo. La Fiorentina è un gruppo che funziona, si è visto anche dopo il rigore realizzato da Pizarro. Non basta, però. Perché lì davanti la lotta si fa sempre più difficile. (...) L’appuntamento è già fissato, dopo la partita con il Palermo la società farà il punto della situazione. E vista la classifica Montella chiederà di trovare una soluzione per l’attacco. Toni finora è andato forte, anche contro il Siena è stato tra i migliori, però la sua tenuta è un’incognita. Ljajic non è ancora affidabile. El Hamdaoui se ne va per un mese. Seferovic è troppo giovane. Rimane solo Jovetic. Troppo poco per puntare all’Europa. «Vedremo quello che si può fare» dicono da sempre in società. Vedremo. Ma la sensazione è che al momento di possibilità ce ne siano poche. A meno che qualcuno non rompa con il suo club e chieda di andare via (forse è proprio questa l’occasione a cui pensa Pradè…).
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Giuseppe Calabrese - La Repubblica
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