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Repubblica: l’ultima beffa. Addio all’Europa, il veleno è nella coda

Il rigore di Pasqual regala 3 punti decisivi per la salvezza all'Empoli. Arbitro sotto accusa. Kalinic espulso. La squadra delude ancora

Redazione VN

Ecco una parte dell'articolo di Benedetto Ferrara su la Repubblica:

"Della Valle non c'è. E nemmeno un cinese di straforo. Neanche la Fiorentina è molto presente e per chiudere la lista degli assenti possiamo aggiungere l'arbitro Mazzoleni e la sua truppa di giudici creativi. E' una partita strana, un fino derby che decide molto e con la Fiorentina spinta avanti dal pareggio del derby di Milano. Ci vorrà molto a prendersi tre punti contro un Empoli che ha infilato una serie di sconfitte che neanche negli incubi peggiori del presidente Corsi? Risposta: sì, ci vorrà molto. Anche a pareggiare, per essere precisi. Perché la squadra di Sousa è così: riesce a illudere finché, quando in gioco c'è davvero qualcosa. si sfila dai giochi e va in vacanza. Così nasce una sconfitta strana, con tre gol improbabile (due in fuorigioco e un rigore inventato), ma resta comunque quella sensazione forte di poca Fiorentina.

E se l'arbitro sbaglia, la proprietà non c'è e a parlare restano dirigenti dal peso relativo. Niente di nuovo, ma la beffa si aggiunge alla malinconia, con l'Europa che diventa un miraggio e Pasqual che segna un rigore seguito da stupide polemiche che non hanno alcun senso. L'ex capitano ama Firenze e rispetta i tifosi della Fiorentina, ma gioca per l'Empoli ed è un professionista. Sicuramente dentro quel rigore c’era un po’ di rabbia, ma non certo chissà quale rancore per chi lo ha scaricato perché non più utile al “progetto”, per il quale servivano giocatori come Milic e Maxi Olivera (e questo la dice lunga sul progetto). Pasqual è un professionista che lotta per salvare il suo Empoli. Punto. Comunque su partite come queste c’è poco da dire. Di gente motivata in giro se ne vede poca. La società sta pensando al futuro, l’allenatore anche e figurati i giocatori. Chi può essere in grado di trasmettere motivazioni vere in questa primavera senza senso? Basta andare in sala stampa annunciando un presunto patto per l’Europa quando poi lo stesso allenatore dice che l’Europa non era mai stata dichiarata come l’obiettivo della stagione? Un teatrino assurdo. Chiaro che sul campo difficilmente vedrai una squadra affamata di vittoria. Perchè i tifosi, i pochi rimasti al Franchi, chiedono solo questo. Ma il carattere non fa parte dell’Dna di questa Fiorentina moscia e maledettamente lenta".

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