Tata salva dalla sconfitta, Baba la butta dentro per i tre punti. Nel finale succede di tutto. Brividi, emozioni e una rete che vale tutto firmata dal centravanti versione low cost, almeno se paragonato al tedesco multimilionario. Il passaggio di consegne tra i due ha stravolto l’ovvio e steso il Chievo. Meravigliose le parole del senegalese a fine partita («Io ho molto da imparare, Gomez è sfortunato»). E sarebbe ingeneroso stare qui a fare paragoni tra i due. Perché bastano i numeri a raccontare come stiano adesso le cose. Ciò che è chiaro è che il primo ha grandi margini di miglioramento mentre il secondo deve ancora ritrovare se stesso. Ma averli entrambi (più Diamanti e magari Pepito prima o poi) può solo far bene a questa Fiorentina. Infierire coi giudizi su Gomez adesso ha poco senso. Meglio applaudire il senegalese, un portiere decisivo e una Fiorentina che soffre e lotta fino alla fine.
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Repubblica: L’insostituibile Pek e le fasce ritrovate
L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara: “Tata salva dalla sconfitta, Badelj ha un passo diverso”
Dal punto di vista del gioco è evidente che, con la conferma in campo di Pasqual, la Fiorentina ha potuto usare tutte e due le fasce come valvola di sfogo offensiva. Da una parte il capitano: continuo, irruento, propulsivo. Dall’altra lo spagnolo: generoso, prezioso, decisivo. Con questi due uomini Montella è riuscito a dare sostanza al tutto, forse anche cosciente del prezzo che avrebbe pagato in mezzo al campo, dove l’assenza di Pizarro è sempre un problema. Non c’è niente da fare: Badelj non solo non vale il cileno (ma neanche un decimo), ma ha evidentemente un passo diverso dal resto del gruppo. Il croato era partito benino, ma poi è annegato in disattenzioni ed errori che potevano costare cari, ai quali va sommata la fallita marcatura su Botta, il giocatore che Maran ha sistemato dietro le punte alla ricerca del pareggio.
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