Repubblica: le vie del gol non sono infinite

Ci sono quelli che giocano tanto e quelli che giocano poco. Quelli tenuti in considerazione con una certa continuità e quelli spariti nel nulla. Ci sono, infine, quelli che giocano sempre. Quelli come Kalinic, tanto per fare un nome a caso. Dice qualcuno. «Per forza alla fine si è fatto male, se non riposa mai...». Vero. Allo stesso tempo però - scrive la Repubblica Firenze -, bisognerebbe porsi una domanda. Come mai Sousa non ne fa (praticamente) mai a meno? La risposta sta nei numeri. Se non segna lui, per la Fiorentina, sono guai seri. Non a caso al Franchi (dove in campionato il croato non ha ancora trovato il gol) i viola viaggiano al rallentatore. I tempi della “Cooperativa del gol” insomma (nella prima annata di Montella) sono un lontano ricordo.

Entrando nel dettaglio, si scopre come quella di Sousa sia una squadra con poche bocche da fuoco e, soprattutto, pochissime affidabili nella continuità. Questo, almeno, ha raccontato la prima parte di stagione. Tra campionato ed Europa League infatti, sono nove i giocatori che hanno trovato la via dell gol: Kalinic, Babacar, Bernardeschi, Zarate, Ilicic, Badelj, Astori, Sanchez e Cristoforo. Di questi, soltanto in quattro son stati capaci di ripetersi. Kalinic (già a quota 9), Baba (5 gol), Bernardeschi (4) e Zarate, autore di una doppietta al Qarabag. Per il resto, parliamo soltanto di marcatori “occasionali”. Un dato preoccupante, che diventa impietoso se circoscritto al solo campionato. Nelle prime 11 partite giocate, la Fiorentina ha mandato in gol soltanto 6 calciatori: Kalinic (5 reti), Bernardeschi (4), Babacar (2) e poi, con un solo gol a testa, Badelj, Astori e Sanchez. Il resto è buio. Fermi a quota zero (in Serie A) i vari Ilicic, Tello, Borja Valero, Vecino, Gonzalo Rodriguez. Tutta gente che, in teoria, dovrebbe offrire un piccolo contributo in fase realizzativa. Invece no. La banda di Sousa, insomma, segna poco.