I piedi in Europa, il quarto posto a due punti, la nona vittoria in trasferta e la quarta filata in campionato. Se pensiamo che questa è una stagione di quelle da battere la testa contro il muro, forse la testa dovremmo batterla per provare a liberarci da strane nevrosi. E quando rimpiangiamo le sconfitte con Verona e Cagliari (farlo ci sta, sia chiaro), ricordiamoci che anche non siamo i soli ad aver buttato via punti, perché la parte alta della classifica è piena zeppa di squadre imperfette. Se noi, senza centravanti da una vita, dobbiamo piangere, a Napoli cosa dovrebbero fare? Se hai Higuain ed esci con il Dnipro, c’è qualcosa di serio che non va. La verità è che questa Fiorentina, tra infortuni e delusioni, ha dato tutto quello che aveva. Adesso si tratta di pensare a come ripartire senza perdere per strada le ambizioni, l’entusiasmo e le motivazioni.
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Repubblica: La grande sfida della rifondazione
La Fiorentina, tra infortuni e delusione, ha dato tutto quello che aveva. L’articolo di Ferrara
Al momento le possibilità che Montella resti sono chiaramente scarse, e questo è abbastanza evidente. Per capire i perché bisognerebbe analizzare tutto ciò che è successo dietro le quinte di una stagione complessa come questa. Ma alla fine, se Montella dovesse partire, sarà solo perché non vede più intorno a sé (e quindi dentro di sé) quell’entusiasmo che contraddistinse le prime due stagioni. A proposito: è bene non dimenticare che la Fiorentina, al momento, dovrebbe pianificare il futuro con un direttore sportivo senza contratto.
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