Una domenica perfetta, con tre punti che sono benzina per uno salto in alto non da poco, considerati i risultati delle concorrenti. E questa è la notizia che conta di più, perché ricominciare con una vittoria dopo la sosta e, soprattutto, dopo due sconfitte filate, era indispensabile per dare senso alla rincorsa e non avvitarsi nel color grigio malinconia. A Verona la squadra di Montella ha ottenuto l’obiettivo che desiderava. E lo ha fatto con buona personalità. È vero che la squadra di Mandorlini ha avuto le sue occasioni, ma (fenomeno raro in questa stagione) la Fiorentina ha dato sempre la sensazione di avere in pugno la partita e, soprattutto, non ha concesso un tempo all’avversario, cosa abbastanza rituale nell’ultimo periodo. Curioso ma decisamente proficuo il 3-5-2 (finalmente) tirato su da Montella, che ha scelto di rilanciare Joaquin (un finalmente ci sta bene anche qui) e di lasciare fuori Ilicic (come sopra). Allo spagnolo, tra l’altro, è stato affidato un ruolo di grande sacrificio. Una scommessa. Vinta, però. Perché Joaquin, facendo due conti, è stata la più bella sorpresa della domenica e chiedersi come mai Montella fino ad oggi non lo abbia ritenuto all’altezza della situazione è abbastanza scontato.
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L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara su Repubblica. La domenica perfetta dei viola
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