L’unione fa la forza - scrive La Repubblica -. Paulo Sousa lo ripete da tempo. Fin dal giorno del suo arrivo a Firenze. Per questo ha lavorato per creare un gruppo forte. Un corpo solido capace di andare oltre i propri limiti. E così, mercoledì sera, il tecnico portoghese ha riunito in un noto ristorante del centro di Firenze (zona Duomo) lo staff tecnico, tutti quelli che (quotidianamente) vivono il campo e, ovviamente, l’intera rosa. I dirigenti no. Loro non c’erano.
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Repubblica – Il Patto di Natale: “Finire l’anno primi, noi ci proviamo”
Il Patto sancito durante la cena di mercoledì sera
La portata principale, però, non è stata un piatto. Ma il Patto: provare ad arrivare a Natale da capolista. Del resto la classifica lascia più che aperta questa possibilità. La Fiorentina è terza, a soli due punti dal Napoli primo, e il calendario da qua alla sosta non è impossibile. E’ vero, tra dieci giorni ci sarà la trasferta di Torino con la Juventus, ma le due sfide casalinghe (contro Udinese e Chievo) sono più che alla portata. La truppa di Paulo ha ben stampata in testa la missione da portare a termine: vincere le due gare al Franchi e tentare l’impresa allo Stadium. Anche perché Napoli e Inter nel frattempo non avranno impegni semplici. Higuain e compagni sono attesi da Bologna (domenica al Dall’Ara), Roma (al San Paolo) e Atalanta, a Bergamo. Mancini invece dovrà affrontare Genoa (a San Siro), Udinese (in trasferta) e, prima di Natale, ospiterà la Lazio.
Insomma, riconquistare il primato, per la Fiorentina, non è impossibile. Soprattutto perché la determinazione è forte. Feroce. E l’armonia all’interno del gruppo (salvo qualche piccolo inevitabile malumore di chi gioca meno) è massima.
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