stampa

Repubblica: i soldi oltre l’orgoglio, per il bilancio viola l’Europa è un affare

Un estratto dell'articolo di Benedetto Ferrara in edicola stamani su "La Repubblica"

Redazione VN

"Un estratto dell'articolo di Benedetto Ferrara in edicola stamani su La Repubblica: "Prestigio, orgoglio, visibilità e, pare strano ma è così, soldi: ecco un bel po’ di ragioni per provare a entrare nel gruppo delle italiane in Europa League, il torneo per i meno ricchi, anche se poi ci si infila dentro anche qualche top team mediamente in crisi o molto più semplicemente arrivato terzo nel girone eliminatorio di Champions. E mentre un campionato già praticamente chiuso a gennaio cerca di ritrovare un senso alla propria esistenza in alto (vittoria della Roma con la Juve) e in basso (recupero clamoroso del Crotone), al di là del fatto che colpi di scena veri e propri sono oggettivamente difficili (basta Juventus-Crotone per capire perchè), la corsa al famoso sesto posto sembra diventata l’unica attrazione di questo finale di stagione, con la sfida a tre che poi è diventata a due, visto che l’Inter vive uno uno sei suoi classici momenti di paranoia da ricchezza inespressa. Ma al di là di calcoli e pronostici, abbastanza improbabili visto il cammino sbilenco delle contendenti, può essere interessante capire un paio di cosette, a cominciare dal fatto che la Fiorentina non tiene a questo obiettivo solo per una questione d’onore e per dare un senso a una stagione buttata via. In gioco ci sono anche dei bei soldini, quelli che nel calcio di oggi contano più di tutto il resto, la vera ragione del sentimento sportivo del nuovo millennio. Perchè questa Coppa non è quella più luccicante e affascinante che di fatto rappresenta il campionato dei top team europei. Sì, ok, la Champions è un’altra storia, ma la sua versione low cost non è uno scherzo e per capirlo basta pensare che la Fiorentina, eliminata ai sedicesimi dal Borussia Monchengladbach in una serata da battere la testa nel muro, fatti due conti dal suo insuccesso ha incassato circa sedici milioni di euro, divisi tra contributo Uefa, contributo Lega, biglietti, bonus a risultato e market pool, cioè il salvadanaio dei diritti televisivi, che l’Italia la paga bene, visto che siamo il paese con più contatti televisivi, quando si tratta di pallone. Un bel business, per chi oltrepassa il girone. Arrivare in finale fa salire la cifra a circa 21 milioni. Ma qui già siamo oltre. Diciamo che una stagione di Europa League nella media ti fa incassare più o meno 17/18 milioni. Dopo di che ti fa sballare la stagione, se parti dai preliminari e inizi il tuo viaggio a fine luglio. Le statistiche in questo caso dicono che tutte le squadre entrate ai preliminari, in campionato hanno peggiorato la loro posizione rispetto alla stagione precedente, anche nel caso di mancata qualificazione al girone [...]".

tutte le notizie di