Funzionale. Così, quasi all’infinito, è stato definito - scrive la Repubblica Firenze - l’ultimo mercato della Fiorentina. Nessun botto, ma soltanto acquisti buoni per integrare la rosa offrendo a Sousa qualche soluzione in più. Salcedo, De Maio, Sanchez, Cristoforo, Maxi Olivera, Milic. Nomi (escludiamo Tello perché a Firenze fin dallo scorso gennaio) che mai avrebbero scaldato i cuori dei tifosi ma che, in teoria, avrebbero dovuto dare una mano alla squadra. Poi ci sono i giovani. Quelli che, Corvino dixit, «magari non potranno offrire nulla nell’immediato ma che in futuro dovranno rappresentare un valore, sia patrimoniale che tecnico ». Sono, per intendersi, Diks, Hagi, Toledo e Dragowski. Messi insieme, hanno collezionato la bellezza di 16 minuti tra campionato ed Europa League. Il nulla, in pratica.
stampa
Repubblica: fuori i giovani e un mercato poco funzionale
I nuovi acquisti non hanno spazio e anche Sanchez è quasi sparito. Si salvano soltanto Salcedo e Milic
Mai visto il portierino polacco, scomparso nel nulla Toledo. Che potesse andare così però, lo aveva più o meno anticipato lo stesso direttore generale viola. La domanda è: e gli altri? Che contributo reale stanno offrendo i nuovi arrivati? L’impatto migliore lo ha avuto certamente Carlos Sanchez. Uno che, nella primissima parte di stagione, si era addirittura guadagnato un posto da titolare. Basti pensare che nelle prime otto giornate di campionato (compresi i 28 minuti di Genova) ne ha giocate sette dal primo minuto segnando, col Chievo, anche un gol decisivo. Poi, all’improvviso, qualcosa è cambiato. Ultimamente infatti, il colombiano ha giocato poco, e male.
E poi Salcedo. Forse quello che, in prospettiva, ha le maggiori possibilità di diventare un punto di riferimento per Sousa. Per ora è partito dall’inizio in otto occasioni (sei in Serie A e due in Europa League), offrendo un rendimento tutto sommato quasi sempre all’altezza.
Quello che ha giocato di più è Milic. Arrivato come riserva di Alonso, si è invece ritrovato ad essere padrone della fascia sinistra. Ha giocato nove partite da titolare, di cui otto in campionato, per un totale di 776 minuti. Per lui anche un assist vincente, per Babacar contro il Torino. Il suo competitor, Maxi Olivera, se la passa decisamente peggio, visto che fino ad oggi in campionato ha giocato dal primo minuto solo con Cagliari e Crotone, mentre in coppa è sempre partito titolare tranne che nell’ultima sfida con lo Slovan.
Quasi nullo il contributo di De Maio. Il difensore si è visto per 90’ in campionato (a Udine) e per 180’ in Europa League. Infine Cristoforo. In Serie A è una specie di desaparecido: 31 minuti totali e mai una volta titolare. In coppa, al contrario, ha giocato dall’inizio in tre partite su quattro, trovando anche un gol (con lo Slovan) e un assist, col Qarabag.
© RIPRODUZIONE RISERVATA