Alla fine Zeman abbozza pure un sorriso, il che vuol dire che il traguardo è importante. Anche se nella nuova Roma a far la differenza è sempre il trentaseienne capitano Francesco Totti, che fa due gol alla Fiorentina (salendo a 221 totali in serie A, a -4 da Nordhal), l'agguanta in classifica, stronca sul nascere il dibattito "meglio Zeman o meglio Montella?", infila la quarta vittoria consecutiva dei giallorossi. In una partita molto divertente, ricca di gol (sei) e soprattutto di grandi e clamorosi svarioni difensivi. A cominciare dal portiere fiorentino Viviano, che pure passava fino a poco tempo fa per essere un numero 1 affidabile e anche di buone prospettive azzurre.
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Repubblica: Fiorentina ko nella festa del gol
Poteva finire 3-3, ma la Roma ha creato di più
Riuscendo come sempre a stupire la platea Zeman ha presentato una Roma senza De Rossi, che rientrato dalla squalifica di tre giornate, è stato lasciato in panchina e inserito solo a metà ripresa. Un po' perché il feeling con l'allenatore, come è noto, è ai minimi, e soprattutto perché pure i profeti non cambiano una squadra che vince. E infatti pure il recuperato portiere Stekelenburg è finito in panca. Montella invece la Fiorentina ha dovuto cambiarla per forza: senza Pizarro, e con al suo posto Olivera che certo non ha illuminato il gioco e si è solo distinto per un bruttissimo fallo nel primo tempo per cui avrebbe meritato l'immediata espulsione. Ovviamente non è stata la solita Fiorentina, brillante come in altre partite – il ko dell´Olimpico arriva dopo ben nove risultati utili consecutivi, con sei vittorie e tre pareggi – però i suoi gol, nonostante la mancanza anche di Jovetic e Ljajic, li ha fatti ancora: solo alla Juventus non è riuscita a farne (e nemmeno li ha presi).
I gol sono stati uno show tra la prodezza e la gaffe, come concepiti al cabaret invece che sulla lavagna tattica. Sul primo spinto dentro da Castan ma propiziato da Tachtsidis Viviano è rimasto ridicolmente immobile. L´1-1 di Roncaglia arriva sugli sviluppi di una punizione in cui la Roma fa il fuorigioco ma sbaglia e la difesa resta letteralmente vuota. Totti ne fa due di seguito, e sul secondo Viviano cicca la palla coi pugni. E dopo il gol di El Hamdaoui, Osvaldo entrato al posto di Destro segna infilando il pallone tra le gambe del portiere.
Più dei gol ha colpito nel primo tempo l´episodio di Olivera che ha letteralmente e violentemente calpestato lo stinco di Pjanic finito a terra. Il giocatore della Fiorentina ha calcato volutamente, scelleratamente e ripetutamente i tacchetti sul romanista steso sulla linea del bordo campo e sotto il naso del guardalinee Stefani e dell´arbitro Banti. Fallo ovviamente da espulsione immediata e conseguente supersqualifica per gioco violento. L'arbitro non ha capito nulla e ha tirato fuori semplicemente due cartellini gialli, uno ridicolo per Olivera e l´altro per Tachtsidis che ha protestato insieme a tutti gli altri. Sarebbe stato quasi meglio che avesse lasciato sorvolare, così da intervenire severamente con la prova tv, adesso inapplicabile in quanto l'arbitro ha comunque valutato il fatto. Anche questo episodio rientra nel diffondersi preoccupante di un calcio rollerball, impregnato di agonismo becero e folle, testimoniato, solo nelle ultime giornate, dalle espulsioni di Barrientos in Catania-Milan e la settimana scorsa di Glik in Juventus-Torino. Sarà il caso che arbitri, dirigenti, allenatori e giocatori ne parlino seriamente.
Fabrizio Bocca - la Repubblica
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