(...) Il resto sono questi novanta minuti strani, falsati da alcune scelte arbitrali. Perché se è vero che l’arbitro non può essere un alibi (nel primo tempo la Fiorentina è stata davvero poca cosa) è pur vero che senza le sviste di Romeo forse sarebbe andata in un altro modo. Sul primo gol dell’Udinese Domizzi è in fuorigioco, e prima del rigore Di Natale andava espulso (calcio a Aquilani). Poi, nel secondo tempo, sul lancio di Lazzari c’è ancora un fuorigioco, questa volta di Di Natale. Udinese avanti, Fiorentina in crisi d’identità e terzo gol di Muriel. E la domenica della Fiorentina si è capovolta. Anche perché senza quegli aiutini dell’arbitro la squadra di Guidolin aveva fatto davvero poco. Neto per un’ora è rimasto a guardare gli altri giocare, poi si è fatto sfuggire di mano quel pallone sul tiro di Muriel. E’ la maledizione dei portieri. Chissà, mercoledì contro la Roma, in coppa Italia, potrebbe anche giocare Lupatelli. In mezzo a tutto questo una Fiorentina che per un tempo ha fatto vedere poco. Solo Gonzalo (il gol è merito suo) e Borja Valero hanno dimostrato di avere una marcia in più. Il resto no. Aquilani non ha brillato, sulle fasce c’è stata poca spinta e in attacco Ljajic è ancora un’ipotesi. Intanto la classifica si allunga e la Fiorentina è da sola al quinto posto. Per l’Europa serve una svolta sul mercato. E serve subito. Domenica a Firenze arriva il Napoli.
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Repubblica: E con la Roma spazio a Lupatelli?
(…) Il resto sono questi novanta minuti strani, falsati da alcune scelte arbitrali. Perché se è vero che l’arbitro non può essere un alibi (nel primo tempo la Fiorentina è …
Giuseppe Calabrese - La Repubblica
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