Repubblica: Diamanti, la grande occasione accanto a Gomez

Dove eravamo rimasti? A quel 2-2 con l’Udinese che aveva mandato in bestia Marione. Un ceffone forte. Non a caso ha creato qualche polemica. Non all’interno della squadra però, visto che da Pasqual in giù tutti hanno ribadito (più o meno) lo stesso concetto. Montella, in un’intervista a La Repubblica , ha riassunto in una frase quello che, probabilmente, ha pensato la città intera. Della serie. Tutto giusto ma allora adesso (vista la pazienza con la quale ti abbiamo aspettato) trascinaci. In realtà non è che il panzer abbia bisogno che gli venga ricordato. Basta dare un’occhiata ai numeri che, nel 2015, fanno paura. Undici presenze e otto gol, molti dei quali decisivi. Doppietta all’Atalanta negli ottavi di Coppa Italia, doppietta alla Roma nei quarti, rete ai giallorossi in campionato, goal al Tottenham (ritorno dei sedicesimi di Europa League) e, appunto, doppia firma con l’Udinese. L’aeroplanino oggi è deciso a schierare Gomez dall’inizio. Punto di riferimento del 4-3-3.

Anche Alino Diamanti è (parecchio) atteso. Partito a mille (ricordate il goal all’Atalanta e quel secondo tempo da trascinatore?) si è pian piano spento. Fino alla (bruttissima) serata dell’Olimpico. Quattro sberle dalla Lazio, e la sostituzione dopo 45’. Da quel momento, complice anche la crescita di Ilicic (oggi squalificato) non ha più messo piede in campo. In Europa non può giocare, ovviamente, ma anche contro Milan e Udinese (campionato) è rimasto in panchina per tutti i 90’. Chi lo conosce bene assicura che il 18 ha voglia di spaccare il mondo. Oggi, salvo sorprese, avrà l’occasione per farlo.

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