Per chiudere il nostro giro di voti di fine anno mancano solo la società e l’allenatore. Che poi, a dire il vero, sono stati la mente e il motore della rinascita della Fiorentina. E quindi non possiamo non partire da Andrea Della Valle (10). È stato lui a rimettere in gioco tutto. Ha cancellato il passato, ha scelto un allenatore preparato, si è affidato a un direttore sportivo serio e competente e gli ha affiancato Macia, che di calcio internazionale ne sa parecchio. Poi ha puntato i piedi con Jovetic, e lo ha convinto a rimanere, mandando indietro anche l’ultima offerta della Juventus. Ha liberato lo spogliatoio dalle cattive compagnie, è stato accanto alla squadra come non mai e ha recuperato il rapporto con i tifosi. Insomma, la ri- nascita della Fiorentina è nata dal suo orgoglio e dalla sua ambizione. E ora sogna l’Europa. La Champions, se possibile. E una squadra di nuovo al vertice.
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Repubblica: Della Valle merita un 10
E’ stato Andrea l’uomo della rinascita e Montella…
D’altra parte Pradè (9) e Macia (9) sono già al lavoro per rinforzare il gruppo. In estate hanno fatto un lavoro straordinario. Hanno tagliato tutti i rami secchi, hanno fatto qualche operazione redditizia (Nastasic) e con i soldi incassati hanno rivoluzionato la Fiorentina. In tutto sono arrivati diciotto giocatori nuovi. Gente di qualità, come voleva Montella, ma anche uomini con la testa sulle spalle. Dopo la Fiorentina delle notti folli (e della pernice...), serviva una squadra forte e responsabile. Anche la scelta di mettere dentro lo spogliatoio giocatori come Lupatelli non è stata casuale. Non solo, Pradè è uomo che sa farsi rispettare anche dagli altri club e negli ambienti federali, è uno di quei dirigenti che quando serve alza la voce. Alla Fiorentina serviva anche questo, oltre alla sua competenza. Con Macia forma una coppia perfetta, e i risultati si vedono.
Tutto il resto lo ha fatto Vincenzo Montella (9,5), e quel poco che manca per arrivare al 10 è la distanza che c’è tra qui e la Champions. In ogni caso già adesso il tecnico ha fatto un piccolo miracolo. La Fiorentina gioca a calcio e diverte, per molti è la squadra migliore della serie A dopo la Juventus. Terzo posto in classifica, terzo miglior attacco, quarta miglior difesa e tredici giocatori mandati in rete. Un capolavoro costruito seguendo un metodo nuovo di lavoro e uno staff (9) allargato dove ognuno ha un ruolo. Ma il vero protagonista è lui, Vincenzo Montella, il tecnico che in così poco tempo è stato capace di plasmare un gruppo senza identità e trasformarlo in una squadra da Champions. Il suo calcio ha riavvicinato Firenze alla Fiorentina, e non è una cosa da poco dopo la tristezza degli ultimi due anni. Per molti merita la panchina d’oro. Vedremo se sarà così. Intanto continua a lavorare per portare la Fiorentina in Europa.
la Repubblica
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