Ecco un estratto dell'articolo di Benedetto Ferrara, in edicola oggi su La Repubblica:
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Repubblica: Della Valle, anatomia della grande delusione
Scrive Ferrara: "Non è la prima volta che dei cori rovinano la giornata ad Andrea Della Valle, il fratello minore che ci mette la faccia"
Non è la prima volta che dei cori rovinano la giornata ad Andrea Della Valle, il fratello minore che ci mette la faccia. Offese che attraversano l’aria umida della bassa Padana e colpicono al cuore il numero due, stretto fra Gino Salica e Giancarlo Antognoni. Loro gli dicono «Lascia perdere, andiamo a casa», ma lui non ce la fa e così replica stizzito aggiungendo strane minacce del tipo «non gioco più, me ne vado e porto via anche il pallone». Scene non nuove, appunto. Nel complesso poco utili alla causa, che invece dovrebbe prevedere un’altra strada, meno emotiva e più propositiva. Sì, certo, certe offese sono sbagliate per principio, ed è comprensibile che facciano male. Non è facile restare lucidi, però adesso la lucidità serve eccome, e molto senso pratico, perchè non sono due cori o cinque striscioni il problema. Il fatto è che tanti abbonati rifuggono dal Franchi, e le offese di duecento ribelli fanno notizia soprattutto perchè rimbombano nel vuoto. Dannoso anche proseguire a dividersi intorno al nulla. La società ha fatto mille errori, e quello che conta, alla fine, è rimettere le mani là dove ce n’è bisogno.
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