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Repubblica: Dallo Scudetto alla Champions un girone dopo

Come nella sfida d'andata questa sfida ci dirà di che pasta è fatta la Fiorentina, che deve riprendere la corsa per arrivare in Champions dopo la batosta di Roma

Redazione VN

Sulle pagine di Repubblica si guarda alla sfida contro il Verona, fondamentale per la Fiorentina che si trova di fronte ad un bivio. Un girone fa era tutta un’altra storia. La Fiorentina era più o meno la stessa squadra di oggi, ma in campo c’era Giuseppe Rossi. E sulla destra Blaszczykowski. La squadra viola aveva appena perso contro Napoli (giocando bene) e Roma, ma era comunque in zona scudetto. Firenze sognava, la Fiorentina correva e faceva gol. Soprattutto Kalinic. La sfida di Verona fu una sorta di prova generale. Si diceva che la doppia sconfitta potesse pesare sulla testa della Fiorentina, e invece al Bentegodi la squadra di Sousa ritrovò se stessa e il suo gioco. La squadra viola rimise in sesto tutto, dopo quella vittoria era a due punti dalla Roma capolista, insieme a Napoli e Inter, e la Juventus aveva nove punti in meno.

Eppure tra quella Fiorentina e la squadra di oggi c’è molto in comune. A parte Rossi e Kuba, il resto della formazione che giocherà domani è più o meno lo stesso. Magari non ci saranno Ilicic e Pasqual, ma sono dettagli. Mancano i gol di Kalinic, che rispetto all’andata è un po’ appannato, ma siamo nuovamente difronte a un bivio della stagione. Un punto tra Napoli e Roma e il rischio che l’uscita dall’Europa e il quarto posto possano creare qualche problema di tenuta al gruppo. Vedremo.

E oggi come un girone fa sarà ancora il Verona a dire di che pasta è fatta la Fiorentina. Che nel frattempo non lotta più per lo scudetto, ma per un posto al preliminare di Champions, che per i viola sarebbe comunque tanta roba.

Ancora il Verona. E poi un ciclo di partite che possono rilanciare la Fiorentina. Un calendario più agile rispetto ad altre squadre, ma per dare un senso a tutto questo è necessario ripartire subito. Domani con il Verona servono tre punti. Domani come nel girone di andata questa partita può essere la chiave per leggere il futuro. Oggi come all’andata la Fiorentina ha bisogno di credere in se stessa e di portarsi via una vittoria che aiuti la classifica. Lì davanti c’è la Roma, e le prossime tre partite potrebbero rimettere la Fiorentina davanti. Chissà. La squadra di Spalletti va forte e la Fiorentina non può rallentare. Deve vincere. Da Verona al Verona da questo punto di vista non è cambiato niente.