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Repubblica: dai soldi alla Mercafir, i problemi rimangono

I Della Valle dovranno cercare dei partner commerciali e anche spostare la Mercafir a Castello non sarà facile

Redazione VN

Su la Repubblica troviamo un'analisi sul nuovo stadio della Fiorentina e le difficoltà nel realizzarlo:

"Bello sì, ma chi paga? E come la mettiamo con i mercati generali, che vanno spostati a Castello senza chiudere nemmeno un giorno? Si fa presto a dire «prima pietra nella seconda metà del 2019», come prevede Cognigni. Visto da questo marzo del 2017, il fatidico via ai lavori appare un obiettivo vicino solo ad occhi poco attenti. Anzi, per usare una metafora calcistica cara all’immaginario degli anni ‘80, è come se l’operazione stadio fosse di fronte a quei lunghissimi campi di pallone di Holly e Benji, dove la corsa dei giocatori verso la porta avversaria sembrava infinita. Il prato sembrava in salita e la metà campo non arrivava mai.

Nodi da risolvere ancora parecchi, nonostante i rendering così sexy. «Ognuno deve fare la sua parte», avverte non a caso Cognigni. «Comune di Firenze e Fiorentina hanno lavorato e continuano a lavorare in armonia ma nel totale e rispetto dei ruoli e delle norme» risponde a distanza Nardella, che vorrebbe i lavori partissero a metà del 2019, in tempo per le elezioni a cui punta a ricandidarsi a sindaco. Primo problema, i soldi. Chi paga per un investimento inizialmente stimato in 305 milioni e oggi lievitato a 420 di cui circa un terzo per lo stadio? «Siamo alla ricerca di un partner finanziario, è una grande occasione per la città», dice Andrea Della Valle. Un partner che potrebbe anche entrare nella società? «Vediamo, per il momento si cerca un soggetto per l’investimento», risponde la proprietà. Contatti ad altissimi livelli, anche a Oriente, la società viola li ha avuti in questi anni. Ma una firma non c’è. Senza un socio sarebbero solo i Della Valle a pagare? «Al momento sì» garantisce il presidente. Ma è chiaro che senza capitali la missione rischierebbe di non andare avanti. È sempre stato uno dei nodi critici del piano economico e finanziario che sorregge il progetto della Fiorentina. Un dossier top secret. Su cui anche Palazzo Vecchio, ammette il sindaco, ha chiesto integrazioni. Altre le ha chieste sulla parte alberghiera e commerciale prevista nel piano: «Andrà dettagliata meglio», ammettono gli uffici. Solo dopo potrà partire la Vas, la valutazione ambientale strategica, quindi Conferenza dei servizi e lavori.

E i mercati generali? Spostare la Mercafir non è certo una passeggiata. Tanto più che l’area individuata è la “maledetta” Castello, i terreni ex Fondiaria aldilà del viale XI Agosto, oggi Unipol. Palazzo Vecchio ha avviato l’iter per cambiare la destinazione d’uso di quell’area, modificando il Pue (piano urbanistico esecutivo), una procedura di 10 mesi: non più direzionale, residenziale e commerciale ma la nuova Mercafir, alberghi e parco da 80 ettari".