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Repubblica: c’era una volta il Milan del calcio totale…

Oggi il Diavolo vive di mediocrità diffusa. Poche idee e confuse. Sia in campo che in fuori

Redazione VN

C'era una volta il Milan del calcio totale - scrive La Repubblica -. Anzi. In ogni reparto i giocatori più forti del mondo, ogni partita un’esibizione di classe e spettacolo. Adesso no. O meglio. Da qualche anno no. Oggi il Diavolo vive di mediocrità diffusa. Poche idee e confuse. Sia in campo che in fuori. Quattro allenatori negli ultimi due anni ne sono la prova. Che poi il presidente se la prenda sempre col mister di turno è un’altra storia. Dicono, per esempio, che il rapporto tra il Cavaliere e Mihajlovic sia ormai andato.

Anche se ieri Berlusconi ha detto: «Credo in lui, andiamo avanti». Ma Sinisa continua a sentire intorno aria da ultima spiaggia e reagisce a modo suo: «Ne ho viste talmente tante di spiagge che quest’estate in vacanza andrò in montagna ». Ha le spalle larghe, Sinisa. Del resto, almeno fino ad ora, i giocatori hanno dimostrato di essere al suo fianco. Grinta, voglia di soffrire, corsa e determinazione. Questo è il Milan di questo campionato. Con buona pace di Berlusconi che (appunto) vorrebbe vedere una squadra sempre all’attacco.

Non è così e, salvo sorprese, non lo sarà nemmeno stasera. Il copione della partita sembra scritto. La Fiorentina padrona del possesso palla, con i rossoneri raccolti a difesa della propria metà campo e pronti a colpire in contropiede. Del resto, quando hai due attaccanti come Bacca e Niang, è giusto giocarsela così. Il colombiano e il francese sembrano fatti per mettere in crisi la difesa viola. Sono veloci, e negli spazi possono far male.