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Repubblica: avanti Fiorentina, tutti in attacco per correre ancora

Contro il Crotone, Sousa potrebbe schierare un modulo superoffensivo

Redazione VN

La ricerca della felicità -  scrive la Repubblica - passa da un paio di concetti fondamentali. Il primo: intensità. Paulo Sousa batte su questo tasto da settimane. Una specie di mantra. «È molto importante mettere convinzione in quello che facciamo ha ripetuto ieri il portoghese - perché convinzione significa emozione, e quindi intensità». Appunto. Più che di moduli, è questione di testa. Soprattutto dopo Cagliari. «Nessuno si può permettere cali. Non abbiamo né la forza né giocatori tali da poter risolvere le partite anche senza esprimerci al massimo». E poi ancora. Giusto per non correre il rischio di non esser capito. «Se veniamo meno come intensità diventiamo una squadra fragile e vulnerabile ». Chiaro, no? Guai ad abbassare la guardia. Guai, soprattutto, a pensare che quella di stasera contro il Crotone (ultimo in classifica, un solo punto raccolto e 20 gol subiti) sia una partita semplice. Basta ripensare a quanto successo l’anno scorso. «Ho ancora stampata in testa la gara col Verona », ha spiegato Sousa. Fu, quello, un pomeriggio disgraziato. Una partita nella quale i viola riuscirono a pareggiare (al Franchi) contro una formazione praticamente già retrocessa. Ripetersi oggi, sarebbe un peccato mortale.

Per farla breve. Bene aver ritrovato gioco e vittoria (a Cagliari) ma ora serve il bis. Soltanto così si può davvero ambire ad una classifica che, comunque, non è ancora all’altezza delle aspettative. Certo, aver ritrovato alcuni giocatori chiave aiuta. Eccome. Dice Sousa: «Non mi sono mai nascosto. Per noi è molto importante il rendimento di certi singoli. Quando questi calano, i risultati ne risentono». Ovvio il riferimento a chi, fino a domenica scorsa, pareva essersi perso per strada. Poi, in un botto solo, rieccoli. Bernardeschi, Kalinic, Tello, Vecino. Tutta gente capace di fare la differenza e che Sousa ha difeso con tutto se stesso. Anche durante il mercato. «Da quando sono arrivato mi sono esposto in prima persona solo per l’arrivo di Nikola, poi ho sempre detto di voler valorizzare al massimo il gruppo che avevo. Per il resto - ha aggiunto il tecnico mi limito a dare consigli, poi è la società a decidere».

Un modo nemmeno tanto velato, e un po’ sorprendente visto il momento, per far capire che lui, certe scelte, le ha sostanzialmente subìte. Quel che conta però, adesso, è spingere al massimo sull’acceleratore. Come a Cagliari. La domanda è: verrà confermata quella squadra? Ormai ci si può aspettare di tutto, ed ogni partita rischia di essere una scoperta. La sensazione, comunque, è che qualcosa rispetto a domenica cambierà. Davanti, per esempio, si potrebbe rivedere il doppio centravanti. Quale miglior occasione, del resto, per sfruttare la vena ritrovata di Kalinic e la voglia di spaccare il mondo di Babacar? Il Crotone si chiuderà a riccio, e avere due “nove” veri garantirebbe ai viola qualche soluzione in più.

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