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Regali, lampi e applausi nella notte più facile

L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara

Redazione VN

Bentornata Europa, dove tutto sembra più veloce. La palla, i giocatori, le emozioni. E questo ritorno somiglia molto a un allenamento: sposti i campini un po’ più a nord (parecchio, per la verità), ci metti il vento gelido, la pioggia che scende di traverso e un avversario che sembra uno scherzo. E lo diciamo col massimo rispetto. E così la Fiorentina ritrova gol, sicurezze e divertimento. Subisce una rete (ultimamente le capita spesso) ma poi passeggia sull’avversario in scioltezza. E così la Blu water arena diventa molto purple, perché questa è una di quelle partite senza storia, che però portano con sé sempre qualcosa su cui riflettere. Intanto, il dato più ovvio: questo risultato significa che la Fiorentina ha un piede e trequarti agli ottavi. Si potrebbe dire che la cosa era ampiamente prevista, ma in realtà niente va dato per scontato, soprattutto fuori casa, su campi fradici, contro squadre da corsa. Poi c’è un gol che merita di essere visto e rivisto. Naturalmente ci riferiamo all’uno a zero di Matri. Lancio perfetto, aggancio aereo delizioso e colpo fulminante con l’altro piede. Un inchino e tanti applausi per questo omaggio al gioco del calcio. E anche un regalo che Matri fa a se stesso per ritrovare fiducia sulla strada di un finale di stagione ad alta tensione.

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