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Rebic: bocciato da Firenze stavolta ci ritorna da re

Con la Fiorentina non è riuscito a lasciare il segno. Ora Rebic si è preso il Milan

Redazione VN

"Rebic, bocciato da Firenze stavolta ci ritorna da re": titola così La Gazzetta dello Sport. Quella contro la Fiorentina non sarà una partita come le altre per il croato. Ecco cosa scrive la rosea:

Passato, presente, futuro. Tutto si confonde in questo sabato di Ante Rebic: atterrò giovanissimo nel calcio italiano, con qualche problema di lingua e di prospettive. Esordì con la Fiorentina entrando in campo al posto di Giuseppe Rossi. Seguirono gol (pochi), infortuni, problemi, prestiti vari. Ante Rebic aveva vent’anni quando è arrivato a Firenze. Dopo, molti bagagli da fare e disfare con poche soddisfazioni. Poi la Bundesliga, soprattutto il Mondiale 2018. Il c.t. Dalic ha scommesso su di lui con decisione anche per risvegliare certi califfi che parevano un po’ svogliati. Rebic non è un giocatore di calcio raffinato: i croati, come gli olandesi, sono abituati all’alta qualità e a volte storcono il naso. Non lo ha fatto Zvonimir Boban, che lo ha puntato come rinforzo ideale per il in uno scambio con l’Eintracht Francoforte che si è preso in prestito André Silva. Risultato? Il croato per ora è l’affare migliore. Lo dicono le cifre: Rebic, un gol ogni 131 minuti. André Silva, un gol ogni 238 minuti. La stagione è ancora lunga, ma il percorso sembra segnato nonostante la partenza a handicap. Perché Rebic non ha avuto molte chance nei primi mesi: la prima da titolare era arrivata a metà novembre con il Napoli, per il resto una collezione di panchine e di prestazioni deludenti. Con il 2020 è rinato.

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