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Quella rincorsa inutile tra errori, grandi bluff e minacce disperate

La ricostruzione dei fatti e la dura analisi di Benedetto Ferrara sulla vicenda Salah

Redazione VN

La Fiorentina insegue Salah, più o meno come aveva fatto Padoin.

Una corsa inutile e frustrante. L’egiziano è lontano, fisicamente e mentalmente. I milioni dei Della Valle a lui non interessano. Il suo agente arabo- colombiano Rami, il giorno prima aveva fatto salire l’offerta di Rogg a 3 milioni all’anno per cinque anni più dei bonus da sballo. Soldi, tanti soldi. E promesse. Salah sarà la nostra stella. Il progettone sarà costruito intorno a lui. Tutti ai piedi di Salah. Basta che arrivi una risposta entro 24 ore. Scadenza alle otto di sera. Beh, qualcosa accadrà. No. Alle tre ancora nessuno si è fatto vivo. Alle quattro anche. E alle sei? Nada de nada. Sette e un quarto nemmeno. Controlla se c’è campo. C’è, c’è. Arrivano le otto. Silenzio. Mannaggia. Eppure la Fiorentina ha fatto un’offerta pazzesca. E Adv si è esposto più volte sulla faccenda. Tanto che viene da pensare che la società ha intuito qualcosa e sta mettendo le mani avanti. Come dire: se Salah non accetta noi colpe non ne abbiamo. Ci siamo svenati, eh. In effetti, tutte queste milionate non erano previste. Però una domanda è giusto porsela: ma perché con la Fiorentina fanno tutti così? Prima tutta la colpa a Montella. Ora tutta la colpa a Salah (...).

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Benedetto Ferrara - Repubblica