Lui sognava lo scudetto, una coppa, grandi stadi europei pronti a inchinarsi davanti al suo Milan, ma poi si è trovato in un incubo, circordato di carne in scatola e poi da campioncini, sì, ma di idratante dopo barba. Riccardo Montolivo resta un must del tifoso viola, e ora che la Fiorentina può permettersi di guardare tutti dall’alto in basso (per almeno un’ altra settimana) la sua faccia pallida e sconsolata riempie i social e i pensieri. Da una parte Borja si inchina alla curva, dall’altra Riccardino sbuffa desolazione sotto i fischi di San Siro, illuso e deluso dai soldi di un thailandese, vero o taroccato ancora non si sa. Ma questo è il destino del fuggiasco. Quello che scappa dal Franchi e magari lo fa nel momento sbagliato. Che poi è questione di parole. Il fatto è che il tifoso le tue battute se le ricorda tutte: quelle che vai via per vincere finalmente qualcosa e quelle con cui prendevi bonariamente in giro Nocerino, che difficilmente si sarà fatto delle grasse risate. È il karma di Riccardino, centrocampista che non ha mai convinto tutti fino in fondo, a parte Galliani, anche perché lo ha preso a zero euro.
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Quella parabola dei “fuggiaschi” e la dolce rivincita dei tifosi viola
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