Cinque gol di Hamrin nella stessa partita, finita 7-1, a Bergamo nel febbraio del ’64. Per non fare il gioco del massacro lasciamo subito fuori il portiere Pizzaballa. Non sarà stata tutta colpa sua, vero? La Fiorentina si presentava così: Albertosi, Robotti, Marchesi, Guarnacci, Gonfiantini, Pirovano, Hamrin, Canella, Petris, Benaglia, Bartù. Kurt Hamrin mise subito le cose in chiaro, con tre gol nel primo quarto d’ora di gioco, poi gli dette il cambio Giobatta Pirovano, ma Kurt ne segnò altri due. Il settimo gol fu di Petris. L’Atalanta segnò a un minuto dalla fine con Domenghini.
stampa
Quella cinquina di Kurt Hamrin
Cinque gol di Hamrin nella stessa partita, finita 7-1, a Bergamo nel febbraio del ’64. Per non fare il gioco del massacro lasciamo subito fuori il portiere Pizzaballa. Non sarà …
Le cronache riferirono che era stato Can Bartù a fornire ad Hamrin quel patrimonio di palloni. Il turco era un po’ nervoso, quel giorno, pare che ce l’avesse con l’allenatore dell’Atalanta, che l’anno prima era stato il suo allenatore nel Venezia, fatto sta che Hamrin non stette a sottilizzare. Passaggi da gol? Uguale gol.
Chiudiamo questi ricordi con il primo confroto a Bergamo tra Atalanta e Fiorentina. No, Hamrin non segnò, aveva due anni. Finì uno a uno con reti su rigore del mediano viola Telesio Traversa e del nerazzurro Ciancamerla. Semmai era il 1938.
Giampiero Masieri - la Nazione
© RIPRODUZIONE RISERVATA