IL 13 marzo del 2013 è una data che resterà nella memoria di molti. Uno di quei frammenti temporali che un giorno riassumerete orgogliosi ai vostri nipotini: il mondo che si ferma, milioni di persone col cuore in gola in attesa del grande annuncio. La stampa planetaria in fibrillazione fino al momento mistico del verdetto che tutti attendevano. Questo: habemus Lupatellum III fino al 2014. La notizia, diffusa a livello globale, curiosamente ha coinciso con un altro evento, cioè l’elezione di Francesco I, il papa argentino e smart, altrimenti detto il Bati-papa (pare che dopo ogni omelia corra alla bandierina). Jorge Mario Bergoglio ha la faccia simpatica e modi semplici. Un argentino di origini italiane sfuggito non si sa bene come agli osservatori del Catania. Diciamocelo: il tridente Barrientos-Bergessio-Bergoglio ci stava tutto. Evviva Francesco, che ama vivere vicino ai poveri, non usa le auto blu e gira in tram. Uno potrebbe chiedersi perché i nostri politici non fanno come lui. La risposta è semplice: perché in tram c’è il rischio che li riconoscano.
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Quel vizietto di tifare ‘contro’ anche in Champions
IL 13 marzo del 2013 è una data che resterà nella memoria di molti. Uno di quei frammenti temporali che un giorno riassumerete orgogliosi ai vostri nipotini: il mondo che …
Ma questa è stata anche la settimana delle cosiddette gioie di rinterzo (Milan e Inter). Che poi queste gioie riguardano solo quelli che dicono: c’è solo la Fiorentina e, al limite, il Torino (corrente integralista). Che a occhio, però, sono l’85 per cento del tifo viola. L’8 per cento, ala pragmatica, aggiunge: sì ma era meglio se passavano, così non si concentravano solo sul campionato.
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