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Quel senso di persecuzione che ci aleggia intorno

L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara su Repubblica

Redazione VN

Molte emozioni. Molta tensione. Molti cartellini, quelli che ci fanno sapere che con la Lazio Montella dovrà fare a meno di Diakitè, Borja Valero e Pizarro. Sarà un caso? La Fiorentina ha dentro il fuoco. Si vede quando costruisce il gioco e quando aggredisce l’avversario. Ma anche quando si sente presa in giro dall’arbitro. Ogni dubbio è rabbia. Ogni decisione scatena la sensazione di impotenza. E a fine partita anche Montella va da Gervasoni e si arrabbia (con garbo, ma anche con decisione), uno che ha gestito la partita con una bella dose di approssimazione. E’ noioso parlare delle decisioni arbitrali, anche perché, dopo aver visto un gol in fuorigioco di Icardi e un rigore clamoroso non concesso al Torino nel derby (e tutto il resto, sia chiaro), diventa anche inutile parlare sempre dello stesso argomento e girare intorno agli stessi concetti a proposito della credibilità di questo campionato. Intanto, diciamolo subito, è evidente che in questo caso gli episodi sono meno lampanti. Ma qualcosa va detto, però: e cioè che il presunto fallo di Tomovic su Biabiany può essere rigore esattamente come poteva esserlo quello di Hernanes su Ilicic sabato scorso. La dinamica è la stessa, ma le decisioni arbitrali sono opposte. Curioso.

E Diakitè? Beh, sciocco lui, sicuramente, che si è comportato da ragazzino alle prime armi. Qui semmai si potrebbe discutere sulla prima ammonizione, che forse è un po’ esagerata. Ma resta il fatto che in questo caso Diakitè ha agito da difensore mediocre. Infine, per chiudere con questo tema, ci piacerebbe sapere cosa ha scritto Gervasoni sul referto, per sapere se a Borja Valero (uno dei giocatori più corretti della serie A) verranno rifilate due giornate, giusto per fargli saltarela partita con la Juventus. Sì, già. Vedremo cosa succede.

Benedetto Ferrara - La Repubblica

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