Il Corriere dello Sport presenta i quattro problemi che attanagliano il mondo del calcio in vista dei mesi più congestionati della storia recente (e non solo).
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Quattro gatte da pelare per il sistema-calcio: tra contratti e stipendi, c’è il rischio-caos
Un rompicapo di difficile risoluzione
Test e quarantena
Il nuovo protocollo per la ripresa del campionato, che verrà analizzato in settimana, prevede un numero maggiore di test sierologici e si arrende alla quarantena di due settimane in caso di positività, con la segreta (nemmeno troppo) speranza che questo vincolo cada e il tempo si dimezzi, restituendo speranza nel caso in cui il virus dovesse rifare capolino nelle rose. Il 28 maggio, se tutto procede per il verso giusto, ne sapremo di più.
Delirio scadenze
Come faranno i giocatori con il contratto in scadenza il 30 giugno? La FIFA permette di prolungare gli accordi, ma non può intervenire su ciò che è nero su bianco; quindi, in mancanza di un'intesa fra i club e il singolo giocatore, si potrà assistere a scene paradossali, come il Napoli che deve rinunciare a Callejon o Smalling e Sanchez che tornano a Manchester. E sì, anche Amrabat in viola per il finale di stagione...
Polemica stipendi
AIC e AIAC sono sul piede di guerra. I calciatori si erano detti disposti al taglio degli stipendi, ma solo dopo che le perdite fossero state quantificate. Ad oggi, pochissime società hanno trovato l'accordo, mentre per le altre, Fiorentina compresa, proseguono le trattative. Intanto, i club beneficiano dei nuovi vincoli per la concessione delle licenze nazionali, cosa che a Tommasi e alla sua associazione non va giù, dato che sarà possibile iscriversi senza aver saldato le quote dovute ai calciatori. Nessuno sciopero, ma i giocatori possono decidere di mettere in mora le società e ottenere così lo svincolo.
La terza rata
Ad ora i broadcaster non hanno ancora pagato; Sky è l'unica emittente che continua a difendere le proprie posizioni, mentre DAZN e IMG verseranno entro breve quanto dovuto. Le motivazioni dell'emittente satellitare stanno nel fatto che comunque, vista la situazione, il prodotto offerto non sarà più lo stesso, e dunque è opportuno un taglio. I club non ci stanno e sono pronti a scendere in guerra, anche perché il debito derivante dal mancato incasso della terza rata comincia ad essere insostenibile per alcune proprietà.
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