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Quando Aurelio insegnava calcio. Ai nostri baby

Il ritratto di un allenatore passato anche da Firenze

Redazione VN

David Guetta sul Corriere Fiorentino ricorda oggi che oltre a Montella anche Andreazzoli è un ex, ma non se lo ricorda quasi nessuno. Stagione 96/97, quella post vittoria della Coppa Italia, il direttore sportivo è Oreste Cinquini che ( ...)  porta a Firenze un vecchio amico.

«Puntai su di lui perché l'ho sempre ritenuto un uomo equilibrato e onesto — racconta l'attuale braccio destro di Capello in Russia — qualità che non si trovano proprio dappertutto. Naturalmente era anche molto bravo e credo che lo abbia dimostrato nel corso nella sua carriera». (...)

L'anno successivo al suo arrivo Andreazzoli diventò allenatore della Primavera viola, prendendo il posto di Luciano Chiarugi, uno dei pupilli del presidente: ma come fece Cinquini a convincere il produttore romano ad operare il cambio? «Piano piano, con calma… Con Vittorio ormai valeva la regola che i giocatori bravi li aveva scelti lui e quelli che non rendevano li avevo portati io, in questo modo sono riuscito a ritagliarmi degli spazi di manovra e per una volta sfruttai l'occasione». Nel 1998 però Andreazzoli lasciò Firenze dopo una stagione di alti e bassi. «Me ne andai anch'io e Aurelio non poteva certo rimanere senza qualcuno che in qualche modo gli facesse da scudo. All'epoca era ancora abbastanza giovane, ma già bravissimo».