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Onore a Pepito, un esempio. E ora vogliamo di più

«Meglio secondi che ladri» è stato per anni lo slogan per spiegare uno dei più grandi torti subiti dalla Fiorentina. «Meglio quarti che Inter e Milan» non è bellissimo, ma …

Redazione VN

«Meglio secondi che ladri» è stato per anni lo slogan per spiegare uno dei più grandi torti subiti dalla Fiorentina. «Meglio quarti che Inter e Milan» non è bellissimo, ma lo potremmo adottare per ricordare a chi storce la bocca per la Champions mancata, che due grandi squadre sono alle spalle della Fiorentina. Dunque, pur con i guai di Gomez e Rossi, la stagione è positiva: oltre al campionato, l’Europa League giocata con grandi elogi e la finale di Coppa Italia, raccontano di una squadra competitiva. Competitiva e bella. Il tema oggi è come fare a migliorarla. Chi ragiona da vecchio calcio pensa a portafogli da aprire e giocatori da comprare: oggi lo fanno solo arabi e russi. Il modello-Fiorentina è un altro, la crescita passa attraverso il mercato, ma anche dalle idee, dallo scouting, dal miglioramento del livello di un team fatto di persone pronte a ragionare sugli errori per fare di più. La squadra deve crescere con il club. Ma anche dal campo ci aspettiamo di più. Il gioco brillante diverte, le derive zemaniane spaventano. Nel calcio si vince solo con l’equilibrio e la personalità. Ora la palla passa a Adv e Montella: le sfide li esaltano. E noi vogliamo esaltarci. Nel frattempo onore a Pepito, proteggiamolo dai cori ignobili e dai killer del calcio. E’ dall’esempio di Rossi, dalla sua volontà, dalla sua umiltà e dai suoi valori che possiamo sperare in un calcio e in un mondo migliori.

Enzo Bucchioni - La Nazione