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Primavera Viola, i frutti si vedono

La meglio gioventù della Fiorentina è una finestra spalancata sul futuro. Promesse, speranze, talento. (…) Qualche nome? Matos, Bernardeschi, Babacar. Il primo ha appena completato la prima stagione (intera) agli …

Redazione VN

La meglio gioventù della Fiorentina è una finestra spalancata sul futuro. Promesse, speranze, talento. (...) Qualche nome? Matos, Bernardeschi, Babacar. Il primo ha appena completato la prima stagione (intera) agli ordini di Montella. Gli altri due vengono da un campionato super in B. E’ una questione di mentalità, e da quando è Macia a gestire il settore giovanile il cambio di filosofia rispetto al passato è stato netto. Evidente. I giovani, ad un certo punto, vengono mandati a giocare. Soltanto così diventeranno giocatori veri. Soltanto così, quindi, si può pensare di farne un patrimonio. Tecnico, certo, ma pure economico. Certo, se all’interno di questo processo si riesce anche a raggiungere qualche titolo meglio.

La Fiorentina, con la formazione Primavera, ci sta provando. Ha raggiunto la semifinale al Torneo di Viareggio (eliminata dal Milan di Inzaghi), e ha perso la Coppa Italia soltanto in finale, con la Lazio dell’altro Inzaghi, Simone. Una specie di maledizione. Successi appena sfiorati, ma mai toccati con mano. In questo, i ragazzini, sono abbastanza simili ai grandi. Adesso, per mister Semplici e la sua banda, una nuova grande occasione. In questi giorni infatti sono impegnati nelle Final Eight per lo scudetto e domani (dopo aver eliminato il Palermo ai rigori) si giocheranno l’accesso alla finalissima affrontando il Chievo. L’appuntamento è per le 20.30 al Neri di Rimini.

L’avversario è di quelli tosti. Parecchio. Ha appena battuto la Juventus, e ha un ragazzo (Victor Da Silva) che è già finito sul taccuino degli osservatori di tutti i club più importanti d’Europa. Anche la Fiorentina, comunque, non scherza. Nessun baby prodigio, probabilmente, ma tanti interessanti. Uno su tutti: Luzayadio Bangu. Nato in Congo, è un classe ‘97 (il più giovane della rosa), gioca a centrocampo, eppure è il miglior marcatore della squadra. Rigori, punizioni, reti su azione. Il suo repertorio è completo. E poi Gondo. Attaccante del ‘96 andato in gol anche l’altro giorno col Palermo. Tra gli italiani i più interessanti sono forse Venuti (difensore) e Fazzi, altra punta. Montella li conosce, ma Eduardo Macia non ha ancora deciso chi di loro aggregare fin dall’estate alla prima squadra. Meglio pensare alle finali scudetto, adesso. La Fiorentina non vince il tricolore Primavera dal 1983 e, forse, è arrivato il momento di interrompere il digiuno.

la Repubblica