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Premier & Liga, ecco le superstar

Fate largo, entrano quelli veri. Gonfi di novità, da Neymar all’occhio di falco, partono oggi i tornei più interessanti d’Europa. Primo kickoff alle 13.45 ad Anfield, che è sempre un …

Redazione VN

Fate largo, entrano quelli veri. Gonfi di novità, da Neymar all’occhio di falco, partono oggi i tornei più interessanti d’Europa. Primo kickoff alle 13.45 ad Anfield, che è sempre un bel posto per cominciare (o per finire, o per qualsiasi cosa): Liverpool-Stoke City apre il campionato inglese, il più antico del mondo, giunto all’edizione numero 115, anche se da 21 anni si chiama Premier League. Nel pomeriggio gli altri incontri, più due posticipi domani (in campo Tottenham e Chelsea) e il Monday night del 19 agosto (Manchester City-Newcastle). Il pallone inizia a rotolare anche in Spagna, dove si parte alle 19 con Real Sociedad-Getafe, mentre domani ecco Barcellona (contro il Levante) e Real Madrid (contro il Betis). Gli appassionati, anzi i masochisti che vogliano misurare le ormai insopportabili distanze tra il campionatino italiano e i campionati veri (l’ha detto anche Daniele De Rossi giorni fa, e lui qualcosa deve capirne), potranno assistere a tutte le partite sui nuovi canali di Fox Sports (visibili sui bouquet di Sky e Mediaset Premium).

Premier e Liga hanno una cosa in comune, oltre al fatto di essersi scambiati parecchi giocatori durante la campagna acquisti e in attesa di altri trasferimenti (Bale dal Tottenham al Real): gli allenatori dei cinque club che avevano dominato l’ultimo torneo sono cambiati tutti. Al Manchester United, campione inglese in carica, è terminata dopo 27 anni l’era Ferguson e ora c’è Moyes; il City ha sostituito Mancini con Pellegrini, il Chelsea ha richiamato Mourinho per Benitez. In Spagna è nuova la guida del Barcellona (Martino per Vilanova) e anche al Real c’è Ancelotti al posto di Mourinho. La Liga vivrà sul solito duello tra castigliani e catalani, con le altre a distanze siderali, e i principali motivi di curiosità saranno la capacità di inserimento di Neymar nei meccanismi del Barça e quella di Ancelotti nel mondo-Real, e in entrambi i casi si suppone che sarà un successo. Ma l’equilibrio, quello vero, dovrebbe esserci in Inghilterra, dove il Manutd sembra un po’ più debole che in passato, anche se le sfidanti per ora non offrono garanzie.

In ogni caso la Premier sarà il solito spettacolo di tecnica, agonismo, incertezza e cornice di pubblico, infatti vanta circa 600 milioni di telespettatori nel mondo: da quest’anno oltre aBSkyB le gare verranno trasmesse anche da BT (ma in totale si potranno vedere in tv 154 partite su 380, mica tutte come in Italia), il che porterà gli introiti della lega per il prossimo triennio a 3,5 miliardi di euro. L’altra novità è Hawkeye, l’occhio di falco che la Fifa sperimenta in Premier League per dirimere le controversie sui gol a cavallo della linea di porta. Una novità sono anche i gallesi del Cardiff, all’esordio, mentre la non novità più succosa è il ritorno di Mourinho al Chelsea: «Sto benissimo qui e mi sento più forte che mai», racconta lo Special, che da un po’ di tempo tiene un profilo basso e non polemizza con nessuno, tranne che conCristiano Ronaldo. Gli equilibri del torneo potrebbero essere sovvertiti dagli ultimi fuochi del mercato: Mourinho vuole Rooney, in rotta col Manchester United, Luis Suarez vuole lasciare Liverpool per l’Arsenal ma non glielo permettono, Bale è già fuori dal Tottenham aspettando il Real, ma intanto il trasferimento non si concretizza. Il City ha speso oltre 100 milioni (per Fernandinho, Jovetic, Negredo e Navas) ed è fortissimo dalla cintola in su, ma in difesa preoccupa, il Manutd cerca rinforzi a centrocampo, l’Arsenal in attacco, il Chelsea è un mix di giovani interessanti e vecchi pirati: pronostico incertissimo, ma sul serio. Dal 2007 ha sempre vinto Manchester (cinque volte lo United, una il City del Mancio) tranne nel 2010, quando la Premier andò al Chelsea di Ancelotti, che poi si aggiudicò anche la Fa Cup. Mica male questo Carletto: forse non sfigurerà neppure al Bernabeu.

LA REPUBBLICA