«È solo una bischerata, e lo rifarei». Così disse in perfetta buona fede Cesare Prandelli l'8 agosto 2011 — dopo aver incontrato alcuni ultrà della Fiorentina, giunti a Coverciano per consegnargli un premio — per difendersi dalle polemiche scatenate dal club viola, nel mirino della contestazione del tifo. Ebbene, il c.t. è stato di parola, ma stavolta il caso ha un rilievo inferiore, grazie anche al basso profilo scelto dalla società dei Della Valle.
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Prandelli rivede gli ultrà La Fiorentina è «stupita»
«È solo una bischerata, e lo rifarei». Così disse in perfetta buona fede Cesare Prandelli l’8 agosto 2011 — dopo aver incontrato alcuni ultrà della Fiorentina, giunti a Coverciano per …
Sorpresa viola
Ieri pomeriggio infatti, durante l'allenamento della Nazionale aperto solo alla stampa, si sono presentati due noti esponenti del tifo ultrà «non tesserato» della Fiorentina, i fratelli Michele e Pietro Vuturo (accompagnati dai loro familiari), conosciuti anche per prese di posizione critiche verso la proprietà. Il gruppo è stato autorizzato a entrare in quanto ospite di Prandelli e in effetti lo hanno incontrato prima dell'allenamento, intrattenendosi per pochi minuti con lui e Montolivo, salutato con grande affetto. Visto il precedente, però, il fatto è stato subito rilevato e la stessa federazione, pur serena, è stata colta in contropiede. Come sempre, si è discusso intorno all'opportunità non solo dell'incontro in sé, ma del luogo scelto, cioè la casa della Nazionale. Dopo pochi minuti la notizia è giunta alla Fiorentina che, con Diego Della Valle in Cina e l'Europeo alle porte, ha deciso di non replicare, facendo però trapelare «stupore», soprattutto dopo quanto dichiarato dallo stesso Della Valle sul calcio italiano e gli ultrà, opinione tra l'altro stigmatizzata da Pietro Vuturo su un sito di tifosi viola.
La replica
Mentre i Vuturo hanno detto a dei conoscenti come loro fossero andati lì «solo a trovare un amico», Prandelli è parso ben più irritato. «Ci sono già passato un anno fa. Ho solo incontrato una famiglia di tifosi che sono venuti a incontrare il loro vecchio allenatore. Non sono capi ultrà, lo saranno stati in passato e in ogni caso non ci vedo nulla di male negli ultrà. Non associate tutto questo alla violenza. È un argomento delicato e non vorrei che qualcuno strumentalizzasse».
Massimo Cecchini - La Gazzetta dello Sport
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