Per la sincerità e la purezza d’animo percepita da chiunque, negli uffici del centro sportivo viola, ieri, alla presenza di Prandelli, non è mancata la commozione. Perché i dirigenti del club, benché avessero percepito qualche segnale di disagio dopo la vittoria di Benevento, non avevano immaginato un epilogo così amaro. Anche il presidente Commisso, dagli States, ha voluto chiamarlo personalmente per ribadirgli immutata stima e fargli arrivare un abbraccio vero. Gli scricchiolii, si legge su Stadio in edicola oggi, si sono cominciati a percepire nella mattinata di ieri, fino ad arrivare alla conferma del passo indietro categorico fatto dall’allenatore di Orzinuovi, subentrato a Iachini a metà novembre, arrivata attorno alle 14 con una nota. Dopo un giorno, lunedì, trascorso con gli affetti più cari, Cesare ieri ha deciso, 134 giorni dopo il suo ritorno sulla panchina viola.
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Prandelli, l’addio inatteso e poi la commozione (condivisa con Commisso)
Il Presidente ha telefonato personalmente a Cesare Prandelli per abbracciarlo con affetto in un momento di difficoltà
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