Riccardo Signori, sulle colonne de Il Giornale, ironizza sulla mancata convocazione di Rossi da parte di Prandelli. Ecco alcuni passaggi:
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“Prandelli faccia lo scrittore o il narratore”
Riccardo Signori, sulle colonne de Il Giornale, ironizza sulla mancata convocazione di Rossi da parte di Prandelli. Ecco alcuni passaggi: Dunque convocato, illuso e deluso per raccontare una …
Dunque convocato, illuso e deluso per raccontare una bella storia (forse quella del taglio?). E allora il ct cambi mestiere: faccia lo scrittore o il narratore. L'Italia del calcio non può vivere sulla poesia, soprattutto prima di un mondiale. Poi, semmai, la poesia verrà. Per ora siamo al giallo e al romanzaccio popolare.
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Inappuntabile il ct (se davvero non voleva tre punte) con il romanista, più difficile accettare la rivisitazione del caso Rossi. Prandelli ne ha parlato in modo sereno, ma furbo. È stato molto dettagliato, quanto forse un ct non dovrebbe se non per crearsi alibi e linea difensiva. Molto democratico, ma ancora una volta è caduto nell'errore: non ebbe il coraggio di cambiare la squadra, un po' bollita, prima della finale degli europei. Non ha avuto coraggio di essere deciso e decisivo con Rossi quando nessuno avrebbe sollevato un caso.
Il nostro ha parlato di responsabilità nei confronti della squadra, delle scelte, dei giocatori che stanno bene, della Fiorentina che ha investito su di lui e dei tifosi. Sintesi: «Non me la sono sentita». A ciascuno la sua valutazione.
Ed ora l'Italia va: con Balotelli che dicono in difficoltà fisica. Macché! «Ha lavorato tanto e bene, mai stato così bene», ha replicato sor Cesare. E con il Cassano ultimo quid di classe di questa nazionale. Appunto, conferma il ct. «Fra le linee fa giocare bene la squadra, e sa velocizzare le azioni». Oltre non si va. E speriamo siano belle storie da raccontare.
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