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Pradè-Macia, premiata ditta… di pulizie

Con l’addio di Vargas sono 17: uno spogliatoio “rimesso a nuovo”

Redazione VN

Premiata ditta di traslochi Pradè-Macia. O sarebbe meglio dire di pulizie, perché l'aria che si respirava nella scorsa stagione nello spogliatoio viola era davvero pesante. Quasi irrespirabile, tanto che dall'ottobre scorso e fino al momento del suo allontanamento a marzo il vecchio direttore sportivo non ci mise più piede.

Fino ad oggi sono spariti sedici giocatori, compreso lo scoppiettante (fuori dal campo) Lazzari, ma alla Fiorentina non sono supertiziosi e sarebbero pronti a festeggiare la diciassettesima partenza, quella di Vargas. Il peruviano è da quattordici mesi un corpo estraneo a tutto e tutti, senza alcuna ragione che non sia l'indolenza. (...) Dei titolari dello scorso campionato sono rimasti in due: il sempiterno Pasqual, modello di dedizione alla causa, e il gioiello Jovetic (Nastasic sta per andarsene), più il reietto e novello figliol prodigo Ljajic, che onestamente si sta impegnando più ora che nelle precedenti due stagioni, il volonteroso Romulo e Neto.

Se ne è andato Cerci, portandosi dietro i viaggi non autorizzati a Formentera, le litigate con i pur comprensivi vigili fiorentini, la fin troppo effervescente fidanzata Federica e forse il gatto. E chissà come farà ora a tornare a Milano dal Qatar l'incredibile Houssine Kharja, l'uomo con la valigia sempre in mano, uno che ha avuto anche il coraggio di dire dopo una stagione disastrosa che «a Firenze non mi hanno capito». È partito per cercare il vero progetto vincente Riccardo Montolivo, che da due anni non credeva più nei Della Valle e adesso si gira nello spogliatoio e vede con un po' di terrore accanto a sé Yepes e Costant. Il capitano silenzioso Gamberini fa panchina con Mazzarri, molto più loquace invece Valon Behrami («Napoli occasione della vita, finalmente una grande squadra»), che però a Firenze non si è mai fatto mancare niente nelle polemiche con Corvino e Delio Rossi e comunque ha fatto incassare alla Fiorentina una fantastica plusvalenza. Sta invece sempre zitto Lorenzo De Silvestri, gran bravo ragazzo a cui tutti a Firenze continuano a voler bene, ma dopo vari flop tecnici non era davvero più il caso di insistere. E poi gli altri: Gulan (sì, ci sono state partite con Gulan titolare!), Salifu, fenomeno Babacar, Felipe Del Bello e gli svincolati Natali, Marchionni, Amauri, che ebbe il coraggio di contestare i contestatori dopo aver fatto un gol in tredici partite, Boruc, Kroldrup. Tutta gente abbastanza tranquilla, con punte in alto di professionalità (Kroldrup e Natali). Adesso però bisogna imballare e spedire l'ultimo pacco, quello più voluminoso e con le spese a carico del destinatario. Non è facilissimo, ma ce la possono fare.

David Guetta - Corriere Fiorentino