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Pradè e la Fiorentina: “Mi mancano tutti, tranne l’omo nero… che continua a far danni”

L'ex direttore sportivo viola, oggi alla Sampdoria, ripercorre le tappe della sua avventura a Firenze nel corso dell'intervista rilasciata a Stadio

Redazione VN

Lunga ed interessante intervista a Daniele Pradè oggi sulle pagine di Stadio. Per l'ex direttore sportivo della Fiorentina, oggi alla Sampdoria, il ricordo più bello a Firenze è il 4-2 alla Juventus, mentre il più brutto la finale di coppa Italia persa col Napoli, "per tutto quello che ha preceduto il fischio d'inizio". Lupatelli, Migliaccio e Toni ("grandi uomini e calciatori di spessore") i colpi più belli, Krychowiak quello mancato ("abbiamo temporeggiato troppo). Mario Gomez la delusione più grande, mentre la sorpresa è stata Cuadrado.

Poi, il ricordo della famiglia Della Valle e della società. Pradè non lesina elogi, ma con un'eccezione: "A livello societario e aziendale, la Fiorentina è un esempio, una macchina quasi perfetta. L'unico problema è stato il 'demotivatore o l'omo nero' come veniva chiamato in società allora... e penso pure adesso (ride, ndc)". Parole al miele anche per Gonzalo, definito calciatore da 10 e uomo da 100 dal dirigente blucerchiato. Infine Pradè mette in guardia la Fiorentina dalla sua Samp: "Abbiamo organizzazione, entusiasmo, uno stadio 'caldo' e un ottimo tecnico".