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Pradè blocca l’invasione dei campini. Applausometro alto per Gomez

Come testimonia il bagno di folla andato in scena ieri al Franchi, c’è tanta voglia di Fiorentina. Anche eccessiva – scrive Il Corriere Fiorentino – visto che prima degli allenamenti …

Redazione VN

Come testimonia il bagno di folla andato in scena ieri al Franchi, c'è tanta voglia di Fiorentina. Anche eccessiva - scrive Il Corriere Fiorentino - visto che prima degli allenamenti c’è voluta tutta l’arte diplomatica del ds Pradè per risolvere una situazione decisamente delicata. È accaduto tutto intorno alle 17 quando il pulmino con i giocatori della Fiorentina si è messo in moto per attraversare il breve tratto di strada che separa il centro sportivo dallo stadio. Solo che il piazzale Maratona era già pieno di tifosi che aspettavano l’apertura dei cancelli dello stadio e che quando hanno visto aperto quello del (solitamente) blindatissimo centro di allenamento viola non si sono fatti sfuggire l’occasione. E così, mentre il pulmino batteva in ritirata e usciva da un cancello secondario, i tifosi entravano fin sotto il bandierone viola, con i pochi addetti che minacciavano di chiamare carabinieri e polizia. Attimi di tensione, risolti poi da Pradè che uscito tra i tifosi si è concesso per qualche selfie e qualche autografo prima di invitare tutti a raggiungere gli spalti senza, a quel punto, bisogno dell’intervento delle forze dell’ordine.

Applausometro alto anche per Mario Gomez, in gol nella partitella finale. Al tedesco - scrive La Gazzetta dello Sport - si chiede un cambio di marcia definitivo. C’era curiosità per capire semmai come sarebbero stati accolti Ilicic e Neto. Il primo in partenza, con il Torino sempre in pole (i viola gradirebbero uno scambio di prestiti con Quagliarella). Il secondo ad un passo dalla rottura definitiva. La questione sul contratto in scadenza è nota. Il portiere entro un paio di giorni darà la sua risposta definitiva all’ultima proposta viola. Salvo colpi di scena sarà negativa. E Neto verrà ceduto. Nessun fischio, nessun insulto. L’allenamento dello sloveno è stato seguito con indifferenza. Quello del brasiliano è stato accompagnato da qualche timido applauso ed un paio di «Firma!» urlati dalla tribuna.

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