In principio - scrive il Corriere Fiorentino - fu l'addio a Savic. Seguito a ruota dalle telenovele Lisandro Lopez e Mammana, dall'incredibile caso Benalouane e adesso dalla cessione di Alonso. Storia di un allenatore e di una difesa dalle porte girevoli, con promesse non mantenute, clamorose carenze e musi lunghi. La difesa della discordia, insomma, rischia di creare un solco profondissimo nel rapporto tra Sousa e la Fiorentina nell'alchimia nata in un ritorante di Lisbona tra Corvino e l'allenatore portoghese.
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Porte girevoli in difesa e Sousa torna inquieto
La partenza di Alonso ha colto di sorpresa Sousa. Starà a Corvino ricucire lo strappo
Paulo c'è rimasto male. Alonso per lui era un perno imprescindibile di una difesa già considerata il punto debole della squadra: Marcos dava fisicità e garantiva almeno 50 partite l'anno di un certo livello. Inoltre giocava anche come difensore centrale, cosa che ogni tanto consentiva a Sousa di far rifiatare qualche titolare. Non basta però. Perché a peggiorare il quadro c'è anche quella promessa fatta al tecnico ("Non vendiamo nessuno dei big") da Corvino. Sousa anche per questo ha vissuto il suo compleanno il suo compleanno con l'amaro in bocca. Tra quel senso di inquietudine misto a delusione che si porta dietro da un bel po'.
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Starà a Corvino armarsi di pazienza e ricucire uno strappo che potrebbe creare tensioni.
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