Polemiche per la Partita del Cuore, Baggio: “Vinca lo sport”

Più sfida fuori che in campo dove siamo certi regnerà tanta solidarietà come tradizione. La Partita del cuore, in programma il 19 maggio al Franchi, resta un super evento. Intanto è diventato anche terreno di scontro politico per la presenza o meno del premier Renzi (e di Nardella) a pochi giorni dal voto. Ma molti non ci stanno, specialmente alcune stelle del nostro calcio come Antognoni e Baggio. «Non vedo il motivo per cui la politica debba entrare in questo evento. La ‘Partita del cuore’ ha fini esclusivamente benefici, a favore di Emergency, l’associazione di Gino Strada. Tutto il resto deve passare in secondo piano» dice ’Antonio’, mitico 10, commentando le polemiche che stanno riguardando la manifestazione di cui è testimonial. «Si tratta di una partita che si svolge ogni anno ed è solo un caso che stavolta si tenga in una settimana elettorale - ha aggiunto Antognoni - E comunque l’aspetto prioritario, ripeto, deve riguardare gli scopi benefici». E il divin codino Baggio sottolinea: «Ognuno di noi sa cosa può fare per aiutare chi ha più bisogno. Ho giocato al calcio per tanto tempo - spiega Baggio - pensando che lo sport sia occasione di divertimento e accoglienza. La partita del Cuore è una storica iniziativa di beneficenza e io ho dato la mia adesione rappresentando Emergency». Il direttore della Nazionale Cantanti Gianluca Pecchini spiega: «La Partita del cuore si è sempre collocata tra fine maggio e primi di giugno. Abiamo un accordo con la Rai e dobbiamo rispettare i regolamenti e le leggi. Se la Rai o la commissione di Vigilanza ci dice che il presidente non può giocare, ammesso che Renzi voglia giocare, rispetteremo questa direttiva. Noi non facciamo politica ma solidarietà». E la candidata a sindaco Cristina Scaletti ha scritto ad Emergency perché «prenda le distanze da un’ operazione propagandistica e caricaturale».

La Nazione