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Pochi cambi tattici? Non è vero. Ma le sostituzioni non fruttano. Pioli e il tabù “secondo anno”

11 volte su 33 Pioli ha cambiato assetto in corsa, ma le sue mosse non hanno mai inciso

Redazione VN

Anche sul Corriere Fiorentino si analizza il lavoro di Pioli e la questione "sostituzioni", finita spesso nel mirino della critica. C'è chi lo accusa di non cambiare mai assetto, ma i numeri raccontano che 11 volte su 33 il mister ha cercato di cambiare modulo a gara in corso (mentre in 22 casi c'è stata una sostituzione ruolo per ruolo): ma è proprio quando Pioli ha tolto un giocatore inserendone uno di ruolo diverso che il risultato si è poi rivelato deludente. Nelle ultime sfide ad esempio si è letto troppo difensivismo, con l’ingresso di un centrocampista al posto di un giocatore offensivo, che non si è rivelato il giusto messaggio da dare alla squadra. Quanto ai confronti con i colleghi è stato spesso Pioli ad avere la peggio: l'ultima volta a Frosinone (unica gara nella quale per almeno un quarto d’ora Pioli è passato alla difesa a tre) Longo ha saputo scuotere i suoi inserendo Pinamonti e Soddimo mentre le sostituzioni della Fiorentina non hanno cambiato volto all’attacco incapace di chiudere la partita. Di sicuro la posizione del tecnico non è in discussione, presto con Corvino si farà il punto sul mercato di gennaio, ma il trend deve essere invertito. Anche perché c’è un’altra tradizione che Pioli vuole interrompere, quella del secondo anno sempre più deludente del primo. Modena a parte, è successo con Bologna e Lazio.

http://www.violanews.com/esclusive/solo-il-cuore-puo-far-riprendere-la-fiorentina-rialti-per-vn/

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