Gol, gioco, appalusi scroscianti e subito una vittoria secca per 2 a 0. La Fiorentina di Vincenzo Montella già convince, nonostante l'avversario e una gara chiaramente condizionata dal grande caldo. In dodicimila si erano presentati sugli spalti per la prima gara ufficiale della stagione, il turno eliminatorio di Coppa Italia contro il Novara. In fondo era tanta la curiosità di scoprire questa squadra che promette spettacolo e divertimento. E chi ieri ha sfidato il bollore del Franchi (assurda la decisione della Lega di far giocare alle 18 con il termometro vicino ai 40 gradi) è uscito dallo stadio col sorriso, già un successo viste le delusioni e le tensioni delle ultime due stagioni.
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Pizarro dirige, il serbo non sbaglia
Gol, gioco e subito appalusi scroscianti
«Cavalcare l'entusiasmo e alimentarlo», aveva detto Montella alla vigilia. E i viola hanno portato a termine la missione, aspettando l'esordio fra una settimana in campionato contro l'ostica Udinese. Certo ancora la squadra appare un cantiere aperto. Non potrebbe essere altrimenti viste le novità in rosa. Così tante che, nonostante Montella avesse deciso di schierare in campo solo 4 giocatori della faraonica campagna acquisti (altrettanti erano in panchina, mentre Della Rocca, Aquilani e Viviano si sono accomodati in tribuna per infortunio), la Fiorentina è sembrata tutta un'altra squadra rispetto alla scorsa stagione. La formazione iniziale, schierata con il 3-5-2, infatti non aveva risparmiato sorprese. Soprattutto a centrocampo con il redivivo Romulo in posizione di interno destro con Borja Valero sul centro sinistra. Diversa rispetto alle ultime uscite anche la scelta della fascia di capitano, consegnata a Stevan Jovetic, il gioiello inquieto su cui Montella sta costruendo la squadra. Un segnale non di poco conto, per chiudere definitivamente (almeno nelle intenzioni del club anche se dall'Inghilterra potrebbe muoversi il Manchester City) il tormentone estivo.
Passaggi stretti, aperture calibrate, movimenti studiati e soprattutto il tentativo (riuscito) di divertire divertendosi. È stata questa la prima Fiorentina di Montella che ha impiegato solo 7 minuti per creare un'occasione da gol. Azione elaborata, palla a Romulo che da destra mette al centro, Bardi esce male il pallone arriva a Pasqual che di testa cerca il gol a porta vuota, ma la difesa del Novara libera. Al 12' viola vicini al vantaggio: punizione di Ljajic, il pallone arriva a Rodriguez che prolunga per Romulo, ma il colpo di testa del brasilliano si stampa sul palo. La Fiorentina gioca a due tocchi, cerca i triangoli e le soluzioni non scontate soprattutto al limite dell'area. Come quando Ljajic trova l'inserimento di Romulo pescato di poco in fuorigioco. Ma tanto basta per strappare gli applausi di un Franchi quasi incredulo per questa tanto attesa metamorfosi.
Montella, sempre in piedi, non si fa però incantare. Richiama e corregge i suoi, ad ogni pausa della gara parla con il giocatore più vicino per trasmettere impressioni e ordini. A turno salgono in cattedra un po' tutti. C'è Pizarro che non perde un pallone e detta i tempi, c'è Ljajic che si sveglia a metà primo tempo e prima serve un assist perfetto a Romulo che spara altissimo, poi al 34' si ripete a favore di Valero, con il medesimo risultato. Ai viola sembra mancare solo l'attaccante richiesto da Montella, quel giocatore in grado di attaccare la porta. Servirà per le partite più dure, ma questa volta basta la voglia di rivincita di Adem. Che al 43' al volo in girata mette in rete un bel cross di Pizarro. Quindi Jovetic allo scadere colpisce il secondo palo viola con un gran tiro a girare.
La ripresa offre molto meno. A chiudere la gara ci pensa il caldo e una bella punizione di Pasqual che al 9' trova il raddoppio decisivo. Poi solo applausi, un po' d'accademia e altri esordi, quelli di Cuadrado e Mati Fernandez. Ciò che basta per rendere felici i tifosi.
Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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