Analisi del Corriere Fiorentino sulle rivali della squadra di Pioli nella corsa all'Europa League:
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Pioli e le rivali: il barometro dell’Europa
Sampdoria, Atalanta, Udinese, Milan e Torino le rivali della squadra di Pioli per l'Europa League: l'analisi del Corriere Fiorentino
SAMPDORIA: cinque sconfitte nelle ultime partite. Dalla vittoria contro la Juventus la squadra di Giampaolo è passata, in poche settimane, alla sconfitta di Benevento. L'assenza di Zapata nelle ultime gare (domenica, però, ci sarà) ha tolto peso all'attacco, quella di Linetty dinamismo al centrocampo. La squadra c'è, ma la panchina è corta. Appena il ritmo cala, la Sampdoria diventa vulnerabile.
ATALANTA: la Dea è bellissima, ma sempre più vincente. Nelle ultime tre trasferte ha battuto Milan, Napoli e Roma. Gasperini ha rilanciato Ilicic, De Roon e Cristante e valorizzato acquisti apparentemente di secondo piano come Cornelius, Hateboer e Castagne. Tutto gira intorno al Papu Gomez. Le coppe, però, potrebbero essere un problema: a fine gennaio sfiderà la Juve in Coppa Italia, tra un mese se la vedrà col Borussia Dortmund. Riuscirà a reggere certi ritmi?
UDINESE: la rinascita è iniziata il 21 novembre nel giorno dell'annuncio di Oddo. Dopo la sconfitta di Napoli, i friulani hanno battuto Crotone, Benevento, Inter, Verona e Bologna. In mostra si sono messi Jankto, Lasagna e Barak. Nonostante questo exploit (al quale c'è da aggiungere il pari col Chievo), sembra difficile che possa reggere questo ritmo fino a maggio. Rispetto ad altre squadre, il potenziale è minore. Nei prossimi 40 giorni i bianconeri sfideranno Milan, Torino,, Roma, Sampdoria e Fiorentina.
MILAN: 220 milioni spesi in estate, ma già 8 sconfitte e un allenatore esonerato. La partenza del Milan cinese è stata un flop. La zona Champions è lontana 12 punti. Molti degli acquisti sbandierati (tra questi Kalinic, preso di mira dai tifosi rossoneri per il suo scarsissimo rendimento) non si stanno rivelando da Milan e anche il gioco latita parecchio: Gattuso a Firenze si è accontentato di fare catenaccio per portarsi via un punticino, mentre per battere il Crotone in casa ha avuto bisogno di un gol fortunoso di Bonucci. Se non altro però la squadra inizia a mostrare la grinta di Ringhio, la voglia di non rassegnarsi a una stagione di transizione. Che Milan sarà in questo girone di ritorno insomma è molto difficile da dire. Di certo, rispetto alle rivali per un posto in Uefa, ha una rosa molto più lunga e con giocatori (almeno teoricamente) più forti. L’ambiente in questo caso giocherà un ruolo fondamentale: nelle ultime partite il pubblico si è spazientito, se l’è presa con la squadra, la società, Montella e pure Donnarumma. Gattuso (grazie al suo glorioso passato rossonero) per il momento è rimasto fuori dalla bufera, ma per forza di cose dopo questa sosta dovrà inizia a dimostrare qualcosa: a Cagliari e poi in casa con la Lazio, le prime verifiche.
TORINO: tutto ruota intorno all’effetto Mazzarri e alla salute di Belotti. Finora infatti il Toro non ha convito, mentre il Gallo, causa problemi fisici (ne sa qualcosa anche Ventura), ha segnato appena 4 gol. La scelta di Cairo di tagliare Mihajlovic per affidarsi all’allenatore di San Vincenzo («Sinisa dovevo esonerarlo prima», ha detto il patron in questi giorni) però potrebbe dare una svolta alla stagione granata. Mazzarri infatti è tecnico preparato e con grande voglia di rivincita: a Torino è stato accolto con entusiasmo e il 3-0 al Bologna prima della sosta ha contribuito ad alzare il morale di tutti. Se, come successo a Napoli, Reggio Calabria, Livorno, Pistoia e non solo, Walter riuscirà a mettere la sua impronta (per il momento è partito con il 4-3-3 che fu di Sinisa, ma quasi certamente rispolvererà il suo caro 3-5-2), il Torino sarà una seria candidata al posto che insegue la Fiorentina.
http://www.violanews.com/news-viola/biraghi-gli-assist-sono-la-mia-vita-e-adesso-puntiamo-leuropa-league-chiesa/
http://www.violanews.com/stampa/quanta-fiorentina-nella-samp-la-lunga-lista-degli-ex/
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